Il Governo vara la linea più dura: il prossimo weekend sarò ancora zona rossa
Ieri pomeriggio erano filtrate indiscrezioni sulla possibilità che fosse estesa in tutta Italia la zona arancione. All'una di notte Speranza ha ufficializzato le intenzioni del Governo
«Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti»: è quasi l'una di notte quando il ministro della Salute Roberto Speranza ufficializza le intenzioni del Governo sulle restrizioni dopo l'Epifania. La scadenza del decreto legge 172/2020, prevista per il 7 gennaio, potrebbe essere prorogata con un'ordinanza del ministero e le ipotesi in campo sono due: mantenere le misure vigenti fino al 15 gennaio, data di scadenza del Dl 158/2020 e del Dpcm 3 dicembre, oppure tornare in zona gialla il 7 e l'8 gennaio per poi passare in fascia arancione o rossa il week end del 9 e del 10 e poi, sulla base del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), assegnare le zone alle regioni a partire dal lunedì seguente. Lo riporta Today.
Zona rossa e arancione: cosa cambia dal 7 gennaio
«Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione», ha confermato Speranza ieri ai presidenti di Regione. Prima il ministro aveva incontrato il comitato tecnico scientifico per discutere la modifica dei parametri per la definizione delle fasce gialle, arancioni e rosse.
Sul tavolo c'è anche la proposta di cambiare le soglie di accesso alle zone colorate, abbassando i valori di Rt, senza però cambiare i parametri per il suo calcolo. È così che le Regioni con indice di contagio superiore a 1 potrebbero finire in area arancione, mentre quelle con Rt uguale o maggiore di 1,25 si vedrebbero collocate in area rossa. «La zonizzazione e le responsabilità dei territori - ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia - hanno funzionato perché hanno portato il paese da 1.72 a 0.8. E questo è un risultato oggettivo». I presidenti delle Regioni sono quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane, purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori.
Intanto, scuole elementari e medie tornano in presenza dal 7 gennaio, mentre sulla riapertura delle superiori diversi governatori ritengono che sia decisivo aspettare l'esito del monitoraggio, previsto l'8 gennaio.