Zona rossa nel weekend, giallo e arancione rafforzato nei feriali: oggi il Governo decide
La stretta al vaglio dell'esecutivo Draghi, su forte pressione del Comitato tecnico scientifico. Cosa ci aspetta fino a Pasqua (Pasquetta compresa)
Una zona rossa estesa a tutta Italia nel weekend e una zona gialla e arancione rafforzata nei giorni feriali: queste le modifiche al Dpcm 2 marzo su cui sta ragionando il governo Draghi e che potrebbero arrivare già oggi e comunque entro venerdì 12 marzo, dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts) di ieri e in attesa della riunione della cabina di regia, dell'esecutivo sull'emergenza coronavirus. Una decisione sulle misure è attesa per oggi e durerà fino a dopo Pasqua e Pasquetta. Lo riporta oggi Today.
Zona rossa nel weekend anche in Veneto
Ieri è stato il turno del Cts, che ha consegnato un documento al Governo dopo la richiesta di una nuova stretta arrivata con l'ultimo monitoraggio dell'Iss e del ministero. Il comitato, che in questi mesi di emergenza ha giocato anche un ruolo politico nelle proposte per il governo Conte, si schiera per il no al lockdown nazionale e totale ma invita l'esecutivo di Mario Draghi a muoversi in fretta sottolineando di aver proposto le stesse misure a gennaio quando l'inquilino di Palazzo Chigi era un altro. Le richieste:
- limitare i contatti interpersonali tra le persone il più possibile inibendo le occasioni di incontro che favoriscono la circolazione del coronavirus
- irrigidire le misure nella zona rossa, arancione e gialla aumentando anche i controlli sugli assembramenti
- ristabilire il contact tracing potenziando il sequenziamento del virus per individuare più velocemente le varianti
- introdurre il criterio dell'incidenza settimanale mandando le Regioni in zona rossa con 250 casi ogni 100mila abitanti
- introdurre i weekend in zona rossa o rossa rafforzata in tutta Italia.
Sarà la cabina di regia del Governo ora a riunirsi per valutare le misure da mettere in campo e portare all'attenzione delle Regioni per una condivisione. All'interno della maggioranza ci sono posizioni articolate tra "aperturisti" e "rigoristi" ed il premier Mario Draghi ieri ha invitato a «non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Questo non è il momento di dividerci».