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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Maltrattamenti in casa di riposo, Zaia: «Controlli serrati e obbligo di telecamere»

La Regione si mette a disposizione in ogni sede per fare chiarezza su quanto successo a San Donà

La Regione si mette a disposizione in ogni sede per fare chiarezza sugli episodi di violenza ai danni degli anziani ospiti di una casa di riposo di San Donà di Piave. «Dalle informazioni che ho assunto oggi dagli organi di stampa - ha commentato il presidente, Luca Zaia - risulta una situazione inquietante che non si può giustificare, è incomprensibile e diffonde angoscia in tutti noi. Poter pensare che questi poveri anziani venivano picchiati e, addirittura, molestati pesantemente dà la dimensione di un Veneto che non riconosciamo».

«Colgo l’occasione per ricordare che il tema delle telecamere e della videosorveglianza che all’interno di queste strutture deve diventare obbligatoria - conclude Zaia -. Questo obbligo non toglierebbe nulla alla maggior parte degli operatori che opera con professionalità, rispetto alle poche mele marce che ci possono essere. Quindi sì alle telecamere ovunque e h24 nelle case di riposo e a controlli serrati a tutela degli ospiti delle nostre residenze per anziani».

Intanto, il Comune di San Donà ha deciso di costituirsi parte civile nel giudizio che interesserà tutti gli operatori sociosanitari, di cui quattro arrestati nella giornata di ieri. «Un atto dovuto nei confronti degli ospiti maltrattati e vessati e delle loro famiglie ai quali, a nome della comunità, rinnovo concretamente la vicinanza chiedendo che siano verificare tutte le responsabilità», ha dichiarato il sindaco, Andrea Cereser.

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