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Cronaca

Parla Zaia: "Aspetto a giudicare il Mose, intanto ci servono i soldi"

Il governatore prevede sia vantaggi che problemi, ma per ora si concentra sul rischio di restare senza finanziamenti per completare la grande opera

Aspettiamo di vederlo finito il Mose per capire se funziona: non sono un tecnico, ma a mio vedere come tutte le opere sperimentali potrà dare grandi risultati come delle criticità”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia parlando del Mose, il sistema di barriere mobili in costruzione per la difesa di Venezia dall'acqua alta.

FINANZIAMENTI E MOTORI - Per Zaia l'unica preoccupazione, al momento, è la certezza costante di finanziamenti per l'opera. “Dobbiamo capire - ha rilevato - cosa intende fare il governo per finanziare l'opera che deve volta per volta passare per il Cipe. Un elemento che resta un'incognita e che rischia di far realizzare un'incompiuta, una cattedrale nel deserto”. “Sotto questo aspetto - ha concluso - saremo più tranquilli quando sarà dato fino all'ultimo euro necessario”. Il governatore ha anche parlato della situazione in Canal Grande. Per Zaia le diverse esigenze tra imbarcazioni a remi ed a motore, unite al traffico, sono il problema da risolvere sulle vie d'acqua di Venezia. “Ho ben presente i quadri del Canaletto - rileva Zaia - con un Canal Grande pieno di traffico ma alla pari, con tutte le barche a remi. Oggi ci sono barche a remi ed a motore - aggiunge - il problema è far compenetrare le diverse esigenze e necessità. Da parte mia massima solidarietà ai gondolieri”.

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