rotate-mobile
Cronaca

Nuovo Dpcm, interviene Zaia: «Sì alle restrizioni, ma non per le attività produttive»

Il governatore ha spiegato nel corso del punto stampa da Marghera che secondo i modelli previsionali, il picco dell'epidemia potrebbe arrivare attorno a metà novembre

«Siamo pronti a dar corso a eventuali restrizioni, ma non sul fronte delle attività produttive», questo, in estrema sintesi, il commento del governatore del Veneto Luca Zaia nel corso del punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera, in merito alle misure del prossimo Dpcm, previsto al più tardi, come sottolineato dal premier Conte questa mattina, entro mercoledì.

Il governatore ha spiegato che ad oggi, per il Veneto, non vede i presupposti per un lockdown come quello della primavera passata. Le misure nazionali - ha spiegato - devono riguardare temi nazionali. A Roma aspettano la discussione in Parlamento e poi ci sarà una nuova riunione con Regioni, Comuni e Province per una proposta».

Prossimo picco del virus a metà novembre?

Nel corso del punto stampa, Zaia ha fatto una riflessione anche in merito all'andamento dell'epidemia e al modello previsionale. «Dobbiamo cominciare a ragionare sul fatto, ma si tratta di previsioni e quindi vanno prese con le pinze, che tutte queste pandemie hanno un esordio, una fase di crescita, una di picco a cui segue la decrescita. Se guardate alla scorsa primavera, dopo l'esordio a fine febbraio, il picco è arrivato il 29 marzo. Mediamente le epidemie durano circa 90 giorni, se fosse confermato il dato, potremmo pensare ipoteticamente a un nuovo picco attorno alla metà di novembre».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovo Dpcm, interviene Zaia: «Sì alle restrizioni, ma non per le attività produttive»

VeneziaToday è in caricamento