Coronavirus, il Veneto torna sopra i mille casi in un giorno. Zaia: «Ondata atipica»
Più asintomatici e tassi di ospedalizzazione bassi. I ricoverati in terapia intensiva sono quasi tutti non vaccinati
Nel giorno in cui il bollettino regionale segna una risalita dei casi di coronavirus oltre quota mille, il giovernatore Luca Zaia ritorna ad aggiornare sulla situazione della pandemia: «L’ondata in corso - ha detto durante il punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera - ha caratteristiche anomale rispetto alle precedenti. I tassi di ospedalizzazione sono bassi, il rapporto tra contagiati e ospedalizzati non è in linea con quanto accaduto fino ad oggi. Importante è poi il numero degli asintomatici».
Ai dati del bollettino, Zaia ha aggiunto altri dettagli su vaccinazioni e ospedalizzazioni: «Nella settimana dal 22 al 28 luglio, i positivi trovati sono stati 4.157. Tra questi i non vaccinati erano 2.821, i vaccinati con una dose 510 ed i vaccinati con due dosi 825. Nello stesso arco di tempo, i ricoveri in terapia intensiva sono stati 16 (15 non vaccinati e 1 vaccinato) ed i ricoveri in area non critica sono stati 127 (26 vaccinati e 101 non vaccinati). Questi numeri dimostrano che dove non c'è il vaccino, il virus ha campo libero».
«Dobbiamo capire - ha detto ancora - che l'emergenza non è finita e dobbiamo fare attenzione agli assembramenti. Noi andremo avanti con le vaccinazioni e prevediamo di avere almeno l'82% della popolazione vaccinata con almeno una dose entro ottobre». La dottoressa Ricci ha invece fornito i risultati dell'ultima ricerca sulla presenza delle varianti del coronavirus in Veneto: «Su 144 tamponi sequenziati, 140 appartengono alla variante Delta. Altri 3 tamponi appartengono alla variante Inglese e l'ultimo appartiene ad una variante non preoccupante nota come variante Colombiana. Quindi con estrema e sorprendente rapidità la variante Delta a soppiantato tutte le altre. È un virus molto contagioso, ma la differenza rispetto ai mesi scorsi è che c'è una grande quantità di vaccinati e quindi i ricoveri sono ridotti e controllabili».