Zaia: «Siamo preoccupati, ma la curva delle terapie intensive non è come a marzo»
Il presidente della Regione ha ribadito che i covid center sono in fase di allestimento in tutto il Veneto per gestire al meglio la fase tre dei contagi, ormai in procinto di iniziare
«Il contagio cresce in modo esponenziale e siamo preoccupati, ma dobbiamo considerare il numero di positivi che intercettiamo con i tamponi», che sono 12 o 13 volte superiori rispetto a quelli effettuati nel mese di marzo, con un incidenza doppia di casi, in proporzione, proprio nel corso della primavera. La tendenza del virus rimane sempre la stessa, quindi, con il 98% dei positivi che non sviluppano sintomi, ma la pressione negli ospedali, specie in area non critica, comincia ad essere sempre più importante ogni giorno che passa. Questo il pensiero espresso dal presidente della Regione Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera.
Positivi e ricoveri: i numeri di oggi
Nelle ultime 24 ore, in Veneto si registrano ben 3.012 casi in più. Secondo l'ultimo bollettino di Azienda Zero, il totale dei positivi sale a 26.547 in Regione, di cui 25.653 in isolamento a domicilio; di questi solo 451 sono sintomatici, ossia l'1,76%. I pazienti positivi ricoverati in ospedale sono invece 877, quelli in terapia intensiva 122. Se il trend si conferma costante, già da domani si entrerà nella fase tre del piano di sanità pubblica veneta, quando ci saranno almeno 900 pazienti positivi ricoverati nei reparti ordinari (malattie infettive, semi-intensive) o 151 in terapia intensiva.
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