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Cronaca

È braccio di ferro sulle scuole chiuse: la Regione porta un contro-dossier al Tar

Lo ha annunciato oggi Zaia, che ha spiegato che non ritirerà l'ordinanza a meno che non lo impongano il Tar o nuove disposizioni ministeriali

Oggi pomeriggio gli avvocati della Regione Veneto presenteranno al Tar una memoria al ricorso presentato da alcuni comitati, 17 persone in tutto, contro l'ordinanza regionale che posticipa il ritorno alla didattica in presenza per le scuole superiori all'1 febbraio. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Luca Zaia nel corso del punto stampa di oggi dalla sede della protezione civile di Marghera.

Zaia: «Non ritiro l'ordinanza»

Il governatore ha spiegato che la posizione della Regione è sempre la stessa: sì al ritorno a scuola in presenza, ma solo quando ci saranno le condizioni epidemiologiche compatibili. Zaia ha anche ricordato che proprio con la ripresa delle lezioni, in molte altre Regioni italiane, si è assistito ad un aumento di casi di contagio, mentre il trend sembra in decrescita in Veneto, stando almeno ai dati riportati oggi e negli ultimi giorni nel bollettino di Azienda Zero.

La linea, quindi, non cambia. L'ordinanza rimane valida a meno che il Tar si esprima a favore del ricorso o il Governo introduca delle nuove disposizioni, che peraltro Zaia sembra aspettarsi dopo il parere del comitato tecnico scientifico richiesto dal ministero della Salute. «Il nostro interlocutore non è il Cts - ha detto - ma il ministero, ci attendiamo provvedimenti».

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