Zaia: «Da venerdì c'è il rischio per il Veneto di passare in zona arancione»
Le parole del governatore nel corso del punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera
«Siamo ancora in trincea. L'ho detto tutti i giorni per quasi 60 giorni, finché c'è un positivo nel testing quotidiano, c'è ancora il virus. Oggi siamo nelle condizioni di capire che il futuro ci può riservare solo risalite sul fronte dei contagi e non discese. Abbiamo dei parametri che ci fanno pensare che da venerdì c'è il rischio di passare in arancione, e questo è un grosso guaio». Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia ha introdotto il consueto punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera.
La preoccupazione dei governatori
La preoccupazione c'è, ed è tanta, non lo ha nascosto il governatore. «Ieri c'è stata una lunga videoconferenza tra Governo e Regioni, - ha spiegato - e il leitmotiv degli interventi dei governatori è stato sempre lo stesso: "Da una settimana all'altra arriva il disastro". Bonaccini (presidente dell'Emilia Romagna, ndr) haconfermato che in 24 ore ci sono stati 350 nuovi contagiati solo nella città di Bologna».
Nel corso del punto stampa Zaia ha parlato diffusamente della chiusura delle scuole, attualmente vincolata alla zona rossa o ad una incidenza su positivi ogni 100mila abitanti pari a 250. Un valore piuttosto distante da quello del Veneto (di poco superiore a 130), che non gli permette di intervenire con ordinanze per la chiusura generale degli istituti, che peraltro si sarebbe auspicato. Per questo sono al vaglio della Regione delle chiusure chirurgiche nei singoli Comuni che presentino un'incidenza superiore a 250.