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Cronaca

Zaia: «Rt Veneto attorno all'1». Salvo sorprese, dall'11 gennaio saremo in area arancione

Il governatore ha specificato che si dovrà attendere il dato ufficiale dell'Istituto superiore di sanità, pur escludendo possano inserire la Regione in area arancione

Una conferma, per quanto non esplicita, è arrivata dal presidente della Regione Veneto nel corso del punto stampa di oggi dalla sede della protezione civile di Marghera: il Veneto dall'11 gennaio sarà collocato in area arancione. «Il nostro Rt si aggira attorno all'1, - ha detto - ma siamo distanti dal valore con cui si accede in area rossa».

Il paventato lockdown, quindi, sembra scampato. In area rossa, infatti, i negozi non ritenuti essenziali (come supermercati e farmacie) rimangono con le serrande abbassate. Resta l'impossibilità per bar e ristoranti di riaprire: solo in area gialla, infatti, questo tipo di attività può aprire, con precise restrizioni, fino alle 18. È sempre consentito, invece, il delivery. Zaia ha sottolineato che come conferenza delle Regioni si vorrebbe introdurre nel calcolo dell'Rt anche il parametro dell'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti; verosimilmente, potrebbe essere valutato, comunque, non prima del 15 gennaio, quando sarà formulato alla popolazione il nuovo Dpcm.

Zaia nel corso del punto stampa ha anche spiegato come il Veneto sia, ad oggi, la Regione più virtuosa in tema di vaccini fatti. «Siamo primi in Italia, - ha detto - e con oggi finiamo tutti quelli disponibili». Proprio oggi, ad ogni modo, dovrebbe essere arrivata una nuova fornitura di fiale, dopo quella parziale dello scorso 5 gennaio; quest'ultime dosi saranno somministrate a partire da domani. «In un giono facciamo circa 6mila vaccini», ha aggiunto il governatore, per questo nel giro di una settimana dovrebbe essere esaurito l'attuale approvvigionamento.

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