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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Zaia: «Il Veneto resta in zona bianca, ma la gialla è vicina»

L'aggiornamento di venerdì 3 dicembre. «Ci sono ancora 656 mila persone non vaccinate contro il Covid, due parametri su tre sono già da zona gialla»

Con due parametri su tre da zona gialla, «il Veneto resterà in zona bianca per un'altra settimana. Per ora ci salva solo il tasso di occupazione dei posti letto in area non critica (oggi all'8%). Il limite da non superare è il 15%». Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto, durante il punto stampa di oggi, 3 dicembre, dalla sede della protezione civile di Marghera.

La preoccupazione c'è: «Siamo appesi a un filo - spiega il governatore - e ricordo che un eventuale passaggio di zona non è una passeggiata. In zona gialla avremmo le mascherine obbligatorie anche all'aperto, la riduzione a 4 posti al tavolo nel ristorante, la riduzione al 50% della capienza di cinema, teatri eccetera. Se i contagi e i ricoveri resteranno così anche nei prossimi giorni non solo dovremmo prepararci al giallo, ma iniziare anche a pensare alla zona arancione».

Il motivo per cui siamo arrivati a questo punto, specifica Zaia, non è che i vaccini non hanno funzionato: «Il livello di infezione mostra che gli infettati non vaccinati sono altissimi, per non parlare dei ricoveri: ad esempio nella fascia dei 60-79enni non c'è storia, il non vaccinato mi riempie l'ospedale. A parità di contagi rispetto all'anno scorso (3mila al giorno) abbiamo un quarto di pazienti in ospedale. Ricordo - continua - che ad oggi sono 656 mila (su 4 milioni) i cittadini veneti over 12 non ancora vaccinati. Resto contrario all'obbligatorietà, ma è innegabile che il vaccino stia funzionando».

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