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Cronaca

Zaia: «Si parla di zona gialla, ma se non si ferma il trend passeremo anche in arancione e rossa»

Il governatore torna a lanciare l'appello sull'utilizzo della mascherina: «Bisogna indossarla per rispetto anche all'aperto, nelle situazioni di assembramento»

I nuovi positivi al Covid in Veneto continuano ad aumentare. «È innegabile la crescita della curva dei contagi, un mese fa non avevamo questi numeri», lo ha riferito oggi il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso di un punto stampa dalla sede della protezione civile di Marghera.

L'occupazione degli ospedali è ancora gestibile, «ma comincia a farsi sentire. - ha detto il governatore - Bisogna anche considerare che il personale non è in piena disponibilità, perché abbiamo una fase dei tamponi portata all'ennesima potenza e dall'altra abbiamo le vaccinazioni, quindi nei centri restano impiegate ancora molte persone».

La preoccupazione, quindi, è quella di riuscire a gestire un incremento di contagi che è lento, ma inesorabile. «Si parla di zona gialla, - ha continuato Zaia - ma se non si fermerà il trend passeremo anche in zona arancione o rossa. Spero che questo incremento venga contenuto». Poi l'appello: «La vaccinazione è e resta volontaria, ma per rispetto di tutti bisogna portare la mascherina al chiuso e nelle situazioni di assembramento».

Attualmente sono 381 i malati Covid ricoverati in regione. I tecnici della sanità veneta hanno fatto però alcune simulazioni e queste dicono, ha concluso Zaia , «che in situazioni come questa se non avessimo avuto le vaccinazioni avremmo 1.600 persone in ospedale».
 

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