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Cronaca

Veneto, oggi la nuova ordinanza: bar e ristoranti, cosa cambia

Da oggi le nuove disposizioni del ministro Speranza confermano la nostra Regione in area arancione. Novità e restrizioni sulla vendita d'asporto

Oggi, 17 gennaio 2021, entra in vigore la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che colloca nuovamente il Veneto in zona arancione. Confermata quindi la fascia intermedia di rischio per la nostra Regione, che negli ultimi giorni vede una minima inversione di tendenza su trend di contagi e ricoveri.

Sono confermate le limitazioni base:

  • coprifuoco dalle 22 alle 5
  • scuole superiori in didattica a distanza al 50%. In Veneto saranno però chiuse fino al 31 gennaio (almeno)
  • inasprimento delle soglie per accedere alle differenti zone con restrizioni: con Rt 1 o livello di rischio "alto", o ancora con incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e rischio moderato, si va un area arancione; con Rt superiore o uguale a 1,25, invece, si finisce in area rossa

Veneto: ristoranti e bar in area arancione. Le regole

Per quanto riguarda il comparto dei locali, il Governo ha deciso di imporre ulteriori restrizioni, come il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18. Si tratta di un provvedimento fortemente criticato dalle Regioni: «non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori», ha detto il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori.

Domande frequenti e risposte su area arancione

  • ristoranti e altre attività di ristorazione sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. L'asporto nei bar, come già segnalato, è limitato alle 18, mentre non si impongono limitazioni al delivery.
  • il consumo di cibi e bevande all'interno dei locali è vietato, ed è possibile rimanere all'interno di bar e ristoranti per il solo tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti da asporto e sempre rispettando le misure di prevenzione.
  • la sospensione di attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo, trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale
  • possono restare aperti oltre le 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro
  • i ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano
  • nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole
  • è possibile effettuare consegne anche fuori dal proprio Comune, trattandosi di ragioni lavorative

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