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Economia Marghera / Fusina

Al Lab di Fusina Veritas sperimenta nuovi utilizzi dell’anidride carbonica

Con la società vicentina Verallia Italia che produce contenitori in vetro. Sottoscritto un accordo per un anno. Obiettivo: ottenere metano dai fumi industriali da reimpiegare. In linea con l’Accordo di Parigi per azzerare le emissioni entro il 2050

Al Lab di Fusina, Veritas ha firmato un accordo per dare il via alla sperimentazione di nuovi utilizzi dell’anidride carbonica prodotta negli impianti di Verallia Italia, società vicentina che produce contenitori in vetro. La ricerca, i test e le prove avverranno all’interno del Green propulsion Lab di Fusina. La struttura è stata realizzata e gestita da Veritas nell’ambito dell’accordo per Porto Marghera tra Comune di Venezia e ministero dell’Ambiente, per promuovere e realizzare interventi di efficienza energetica e utilizzo di fonti di energia rinnovabile per abbassare le emissioni di anidride carbonica.

Il protocollo riguarda il trattamento dei fumi industriali, la cattura dell’anidride carbonica e la sperimentazione di tecnologie per la sua trasformazione in metano da utilizzare per la produzione di vetro cavo. La cattura dell’anidride carbonica e la possibile riconversione in e-fuel, cioè nuovi carburanti, rappresenta infatti una delle linee di ricerca del Green propulsion Lab di Veritas. 

«Siamo un’azienda che opera per la tutela dell’ambiente - dice il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini -. I progetti di ricerca che sviluppiamo all’interno del Gp Lab sono di norma finanziati da imprese private e da enti di ricerca pubblici. Il loro obiettivo è cercare soluzioni per problemi ambientali molto importanti come il riutilizzo dell’anidride carbonica, che aiuta a realizzare i principi dell’economia circolare nel settore del trattamento e recupero energetico dei rifiuti, con la produzione di biometano o di bioplastiche».

Una collaborazione in linea con l’Accordo di Parigi che mira ad azzerare completamente le emissioni di gas serra entro il 2050, contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici per mezzo di tecnologie d’avanguardia, come la decarbonizzazione delle emissioni industriali. «La cattura della CO2 e la sua riconversione in metano, attraverso idrogeno verde prodotto da fonti rinnovabili, permette all'azienda che la produce di riutilizzarla - dice Graziano Tassinato, responsabile del Gp Lab Veritas - Uno scenario tecnologico molto ambizioso, che coinvolge un numero sempre maggiore di grandi gruppi industriali e aziende».

Obiettivi che per la produttrice di vetro Verallia Italia sono al centro dell'agenda di sostenibilità, conferma il direttore industriale, Andrea Maffei. «Se da un lato il nostro prodotto è già di sua natura amico dell’ambiente, essendo riciclato e riciclabile infinite volte, dall’altro sappiamo che sul fronte della produzione possiamo ancora migliorare per ridurre il nostro impatto ambientale. La collaborazione con Veritas va proprio in questa direzione e confidiamo ci possa aiutare a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti con la nostra strategia: ridurre del 46% le emissioni di CO2 entro il 2030 e perseguire la carbon neutrality (zero emissioni) entro il 2050».

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