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Economia

Actv, 8 milioni di euro in biglietti turistici in meno sul 2012

L'azienda dei trasporti veneziani: la causa principale è data dall'alto prezzo dei ticket. Il traffico passeggeri dei vaporetti ne esce ridimensionato

Sono quasi otto milioni di euro in meno di soli biglietti ai turisti, ma gli incassi sono aumentati rispetto a due anni fa. La spiegazione, sulla Nuova di Venezia, la fornisce il presidente di Actv, Marcello Panettoni: "La diminuzione si conta sulla nostra previsione di bilancio ed è dovuta dal forte calo di presenze sui mezzi acquei, scoraggiate da biglietti alti".

Alla perdita di milioni per il calo di turisti, poi si aggiungono gli oltre 5 milioni, dati dall'evasione: molti non pagano i biglietti e scampano ai controlli. E se nei vaporetti il tasso vale il 5%, negli autobus i "portoghesi" vanno oltre il 10%. Significa che più di una persona su 10, nello stesso mezzo pubblico, non paga un centesimo per il viaggio. Alla faccia di chi decide di investire centinaia di euro al mese per abbonamenti, con la speranza, poi, di arrivare in orario al lavoro, a scuola, alle lezioni universitarie, per gli esami. In Regione l'assessore alla Mobilità Renato Chisso ha voluto provare la vita del pendolare: in treno da Monselice fino a Venezia, nell'ora di punta mattutina, in piedi, stipato come una sardina, per arrivare pure a destinazione in ritardo.

Un 'assurdità: la conclusione è che tutto funzioni male per il mancato trasferimento di fondi statali al Veneto: almeno 26 milioni dal 2010. E intando si attende anche il piano di ristrutturazione da 33 milioni sulla mobilità urbana: per l'occasione era stata fondata una holding da Avm, Actv e Vela. Tutte le richieste di chiarimenti, per ora restano lettera morta.

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