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Economia

Pmi, aiuti a fondo perduto: il governo tende una mano attraverso affitti e bollette

A Venezia presentate 4613 domande di cig ordinaria, 4075 lavorate. Cig in deroga: record in provincia. Baretta: «Territorio condannato alla monocultura turistica». Enit: «Livelli pre-crisi solo nel 2023»

Il 4 maggio è una data carica di valore per tutto il paese. In base all'ultimo dpcm del governo Conte tornano al lavoro 4,5 milioni di lavoratori in tutta Italia. Ma non siamo ancora usciti dall’emergenza sanitaria. «Il governo ha confermato una serie di misure economiche a sostegno di famiglie e imprese per affrontare questa nuova sfida per un totale di 55 miliardi di euro», spiega in videoconferenza il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, sabato. Confermate alcune delle misure già anticipate nei giorni scorsi contenute nel decreto economico che sarà presentato la prossima settimana.

Decreto di maggio, misure confermate

Confermate e innalzate quindi le misure del CuraItalia: sospensione pagamenti Iva e contributi, bonus professionisti e autonomi, bonus baby sitter, cig (cassa integrazione) e cig in deroga, congedi parentali. A queste si aggiungono: 10 miliardi per contributi a fondo perduto alle pmi, 10 miliardi per pagamento dei crediti commerciali degli enti locali, 3,4 miliardi di finanziamento extra agli enti locali, finanziamento dei bonus vacanze in Italia, sostegno agli affitti commerciali. Anche attraverso questa ultima modalità si sostanzia, ha spiegato oggi Baretta, l'aiuto alle imprese a fondo perduto, oltre a misure che riguardano le bollette.

Cig in deroga, record Venezia

Al 23 aprile, in Veneto sono stati erogati 252 mila bonus per un importo di oltre 151 milioni di euro, il 7,95% del totale nazionale. Le domande di cig ordinaria presentate per la regione Veneto sono oltre 34 mila, di cui 29 mila già lavorate da Inps. La percentuale più alta di richieste arriva dalla provincia di Treviso, con il 23% delle domande sul totale. Le domande di cig in deroga arrivate alla Regione Veneto sono circa 36 mila, per 118 mila lavoratori coinvolti. Di queste domande, 29 mila decretate dalla regione e 17 milia lavorate dall’Inps (dati al 30 aprile). La percentuale più alta di richieste arriva dalla provincia di Venezia, con il 23% delle domande sul totale (dati aggiornati al 29 aprile).

Crisi del Turismo

«Il dato relativo alle domande di Cig in deroga per la provincia di Venezia è molto significativo – ha commentato Baretta – perché evidenzia come il territorio veneziano sia stato condannato alla monocultura turistica e come questo nodo sia venuto al pettine proprio di fronte all’emergenza». I settori più colpiti come ristorazione e turismo rischiano a Venezia, più che altrove, una riapertura senza clienti. Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo, ex Ente nazionale italiano per il turismo) stima che il settore tornerà su livelli pre-crisi solo nel 2023 (ricadute della pandemia escluse). «Serve rimettere in moto davvero l’economia, ripensando i modelli di sviluppo della città».

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