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Economia Porto Marghera

Tre anni dal rogo della 3V Sigma, l'azienda riavvierà l'impianto creando fino a 50 posti di lavoro

L'annuncio della Femca Cisl che nel giorno del terzo anniversario dall'incendio che devastò il 90 per cento dello stabilimento, annuncia una ripartenza della produzione veneziana e anche il pagamento delle casse integrazioni attese

Tre anni esatti da quella terribile mattina del 15 maggio 2020 quando andò a fuoco la 3V Sigma di Porto Marghera. Il rogo aveva distrutto 12 mila metri quadrati di stabilimento, circa il 90 per cento del totale e allora ci lavoravano quasi 50 persone. Nell’incendio rimasero feriti due operai di una ditta della provincia di Terni. Ora lo stabilimento di materie chimiche è pronto a ripartire e nel giorno del terzo anniversario del rogo, un gruppo di lavoratori si è ritrovato all’esterno della fabbrica di via Malcontenta 1.

C’è voglia di ripartire perché, come ha annunciato la stessa azienda, il ritorno alla normalità dovrebbe avvenire nella prossima estate; 3V Sigma ha comunicato di essere partita con i colloqui per arrivare a delle assunzioni (15 persone) da impiegare per l’avvio dell’impianto Pm3 (produttore di Tmpina) che fornirà i due stabilimenti bergamaschi di Mozzo e Grassobbio. L’obiettivo è arrivare una cinquantina di dipendenti per mantenere gli altri impianti. Infatti, la stessa azienda, nell’arco di un quadriennio dovrebbe riavviare quelli scomparsi, come il Pm4, Pm5 e Pm6 (per la produzione di gel e materie prime per la cosmetica). L’investimento totale oscilla tra i 40 e i 60 milioni di euro.

«Nel frattempo Cisl Venezia e Femca, unica organizzazione sindacale all’interno di 3V Sigma, si sono costituite parte civile – spiega Francesco Coco della segreteria di Femca Cisl Venezia – ed è un atto dovuto, perché i due lavoratori feriti hanno rischiato davvero molto, con ustioni in circa il 70 per cento del corpo: oggi stanno bene. Arriviamo da un triennio faticoso, dove abbiamo mantenuto un tavolo permanente con l’Unità di crisi della Regione, con l’assessore al Lavoro Elena Donazzan e ora raccogliamo i frutti, parlando di ripartenza. Sapere oggi che l’azienda ha reinvestito nel territorio, è una grande soddisfazione, perché si torna a parlare di assunzioni, di rilancio della chimica di base e di Porto Marghera. Ma il confronto con l’Unità di crisi rimarrà aperto, perché oltre alla sostenibilità occupazionale, puntiamo pure a quella ambientale. E a breve ripartiremo con un’azienda all’avanguardia pure sotto l’aspetto tecnologico. Ringraziamo l’Inps, perché è riuscita a far avere la cassa integrazione ai lavoratori che l'attendevano e ad esserci d’aiuto».

Dal giorno dell’incendio, 3V Sigma ha sostenuto i costi del personale, pagando lo stipendio durante il presidio permanente, e poi è iniziata la bonifica per arrivare alla messa in sicurezza dello stabilimento. Infine, per tutti i lavoratori è stata attivata una cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione: oggi ne beneficiano in sei, perché gli altri hanno trovato un impiego in altre realtà dello stesso settore. Restano ancora da conoscere del tutto le cause dell’incendio (ancora al vaglio della magistratura) dove, in quel momento, in fabbrica c’era una dozzina di addetti.

«Siamo fiduciosi sulla ripresa completa di 3V Sigma – precisa Marco Bello della Rsu Femca Cisl Venezia – perché è una vittoria arrivata dopo tre anni di lavoro. All’inizio nessuno avrebbe scommesso su una ripartenza del genere. E ci abbiamo creduto». Ma quanto accaduto quel 15 maggio 2020, resterà vivo nella memoria di chi era in fabbrica. «Quel giorno stavo scaricando un’autobotte di acrilato di etile – ricorda Massimo Bobbo, uno dei dipendenti di 3V Sigma –, stavo controllando un serbatoio, quando, ad un tratto, si è verificata l’esplosione in un’altra cisterna per il recupero di acque di bonifica. Sono partite le fiamme, coinvolgendo tutti gli impianti. Sono riuscito a fuggire dirigendomi verso l’uscita: è stata una brutta esperienza ma, per fortuna, non ci sono state vittime».

La Funzione pubblica della Cisl ha espresso gratitudine nei confronti dei lavoratori dell’Inps di Venezia per aver in tempi rapidi gestito la Cassa integrazione guadagni (Cig) dei dipendenti di 3V Sigma. «Erano in attesa del sostegno al reddito, che sarà concretamente percepito entro una decina di giorni - affermano il segretario di Fp Cisl, Massimo Grella, e Giuseppe Callegaro segretario generale della Femca Cisl di Venezia -. La mancata erogazione delle indennità era dipesa dalla 3V Sigma, che ha perfezionato i flussi con ritardo».

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