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Economia

Cgia: «A Natale regala artigiano». In terraferma acquisti per 32 milioni

L'associazione mestrina invita i cittadini a comprare i regali nei negozi, ricordando la loro importanza per l'ambiente urbano e la vivibilità della città

A pochi giorni dal Natale - quest’anno inevitabilmente condizionato dal caro bollette e dall’aumento dei prezzi - il presidente della Cgia, Roberto Bottan, lancia l'invito a «regalare artigiano»: uno slogan per ricordare a tutti l’importanza di mantenere in vita le botteghe artigiane, anche nella nostra città. Se non lavorano, infatti, sono destinate a chiudere definitivamente e la contrazione del loro numero, purtroppo, è visibile a occhio nudo: basta girare a piedi per rendersi conto della quantità di negozi con le saracinesche abbassate 24 ore su 24.

Non succede solo a Mestre, ma in tutte le grandi aree urbane e anche nei piccoli paesi. Insomma, le città stanno cambiando volto: con meno botteghe, negozi e uffici sono poco frequentate, più insicure e con livelli di degrado in aumento. «Fare gli acquisti presso un negozio di vicinato o in una bottega artigiana - spiega Bottan - non è solo un segnale di attenzione verso la qualità del prodotto che si sceglie e la preparazione professionale che si trovano all’interno di queste realtà, ma anche un modo per mantenere in vita quelle piccole realtà che altrimenti, con una loro eventuale chiusura, renderebbero più insicure e meno attraenti tante vie e tanti quartieri della città».

In questi ultimi giorni di acquisti natalizi, la Cgia ricorda che quest’anno le tredicesime erogate nei giorni scorsi ai pensionati e ai lavoratori dipendenti della provincia di Venezia ammontano a poco più di 500 milioni di euro. Una cifra importante che in buona parte è stata spesa - o lo sarà - per pagare le bollette di luce e gas, il mutuo, le tasse e anche per gli acquisti di Natale. «Anche quest’anno - conclude Bottan - i regali che troveremo sotto l’albero sono quelli che tradizionalmente caratterizzano gli acquisti della vigilia, ovvero generi alimentari, giocattoli per bambini, capi di abbigliamento, libri, trattamenti di bellezza, viaggi e i prodotti tecnologici. Le indagini campionarie dicono che, mediamente, spenderemo 160 euro pro capite. Ciò vuol dire che nella terraferma del comune di Venezia la spesa natalizia si dovrebbe aggirare attorno ai 32 milioni di euro. Una cifra importante che deve essere spesa con oculatezza, salvaguardando anche chi, con grande difficoltà, continua a mantenere viva la città».

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