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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Confartigianato Venezia: cibi e brindisi valgono 347 milioni

La filiera delle aziende interessate dai consumi natalizi conta in provincia 4.729 imprese che danno lavoro a 16.630 addetti. «Cerchiamo di calmierare i prezzi finali nonostante i rincari». Nuovo invito a vaccinarsi

Pranzi, cenoni e brindisi per festività natalizie e Capodanno faranno spendere in provincia di Venezia 347 milioni di euro. A stimare la spesa globale in cibi, bevande, prodotti e servizi artigianali è l’ufficio studi della Confartigianato che divide le spese in due grandi blocchi: 214 milioni per generi alimentari e 133 per altri prodotti e servizi (addobbi, regali, eccetera).

Un giro di migliaia di imprese

Dalla pasticceria alle bevande, a tutto l’alimentare in genere, dai libri alle cravatte, vestiti e prodotti sartoriali, per la casa e l’ufficio, complementi d’arredo oltre ai vari servizi alla persona, la lunga filiera delle aziende interessate conta 4.729 imprese (ovvero il 29,9% del totale), che danno lavoro a 16.630 addetti (il 36,2% del totale nell’artigianato). Numeri importanti, come sottolinea il presidente della Confartigianato metropolitana imprese, Siro Martin, che spiega: «Se quest’anno il Natale e le feste saranno un po’ più libere lo si deve alla campagna vaccinale. Da qui il nostro appello ai dubbiosi, di credere ai numeri di vedere la differenza rispetto all’anno scorso e di proteggersi con il vaccino, perché se a causa delle chiusure per il crescere dei casi di covid l’economia dovesse di nuovo rallentare, sarebbe un dramma».

Impennata dei prezzi

A complicare le cose c’è il pesante rincaro delle materie prime e delle bollette energetiche. «Nonostante questo - aggiunge Alessandro Cella, presidente della Federazione alimentazione della Confartigianato metropolitana - il nostro obiettivo è mantenere i prezzi il più bassi possibile, limitando i nostri margini». Qualche esempio: «La farina è aumentata del 50% da inizio anno, il burro del 30% così come lo zucchero. Per non parlare dei costi energetici che influiscono tantissimo, soprattutto per i prodotti da forno legati alla tradizione, e ci sono difficoltà addirittura per reperire il materiale di confezionamento e gli stampi di carta per i panettoni». Martin rilancia l'invito a «scegliere un regalo artigiano nelle nostre botteghe che in questi giorni sono protagoniste in tutte le strade e nei tanti mercatini di Natale, e che rappresentano l’identità dei nostri territori e un patrimonio culturale».

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