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Assegno unico per i figli minori, si rischia il calo della busta paga

Il punto della situazione dei Consulenti del lavoro di Venezia. «Da marzo la vera “rivoluzione”, in quanto la normativa entrerà a regime e assorbirà le detrazioni fiscali. Confidiamo che l’Inps provveda in tempi celeri ai versamenti»

La riforma fiscale nella legge di Bilancio 2022 avrà effetti diversi sui redditi da lavoro anche per effetto della differenza di trattamento con l’introduzione dell’Assegno unico universale. A fare il punto della siituazione è l'ordine dei Consulenti del lavoro di Venezia. «Se gli assegni non dovessero essere erogati subito nel mese di marzo, i lavoratori si troverebbero di fronte a un importante calo della busta paga. Per questo confidiamo che l’Inps provveda in tempi celeri ai versamenti», afferma la presidente dell'ordine, Patrizia Gobat. Preoccupa la situazione di incertezza: a Venezia il turismo, la ristorazione e i pubblici esercizi sono i settori che maggiormente si trovano in sofferenza, spiegano i Consulenti.

«Le buste paga di gennaio e febbraio non risentono particolarmente della riforma, anzi ci saranno dei risparmi dovuti alla diminuzione delle aliquote fiscali, in modo particolarmente favorevole per i redditi fra 15 mila e 30 mila euro, anche se il risparmio maggiore si concentra sui redditi fra 40 e 50 mila euro – chiarisce Gobat -. Da marzo, invece, ci sarà la vera “rivoluzione”, in quanto la normativa sull’Assegno unico per i figli minori entrerà a regime e assorbirà le detrazioni fiscali. I lavoratori, quindi, si vedranno retribuiti gli assegni per il coniuge e gli altri famigliari, mentre per i figli minori arriverà direttamente un bonifico da parte dell’Inps. Se le procedure non saranno celeri si potranno creare situazioni di forte difficoltà nel bilancio familiare di molti».

L’Ordine veneziano invita tutti a presentare l’Isee per ottenere la corretta indennità ed evitare che venga erogato solo l’importo minimo di 50 euro per figlio. «Eventuali proiezioni sono difficili perché tutto dipenderà dall’Isee – specifica Gobat -. A parità di reddito e di figli minori, chi avrà un Isee basso sarà molto avvantaggiato rispetto allo stesso nucleo familiare con un Isee alto». I consulenti del lavoro veneziani sono preoccupati «per l’incertezza e l’instabilità del momento soprattutto nell’economia locale – conclude la presidente Gobat -. Se tutti i settori sono in crisi per motivi diversi, sicuramente il turismo, la ristorazione e i pubblici esercizi sono quelli che soffrono maggiormente: basta girare per le calli di Venezia per rendersene conto. «Auspichiamo si intraprenda una seria politica di riduzione degli oneri sul lavoro per favorire la ripresa».

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