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Economia

Confindustria: «Alle imprese servono giovani»

Giovedì l'assemblea del Gruppo giovani imprenditori dal titolo “Quale futuro per le nostre imprese?”

«Sostenere il lavoro significa sostenere le imprese, e noi imprese in questo momento abbiamo bisogno soprattutto del contributo che possono portare i giovani»: è il messaggio lanciato da Manuela Galante, presidente del Gruppo giovani imprenditori Confindustria Venezia Rovigo in occasione dell’assemblea pubblica del gruppo, svoltasi giovedì a Mestre nell’auditorium M9. Un'occasione in cui è emerso in particolare il bisogno di competenze tecnico-scientifiche, e di un sistema scolastico e universitario maggiormente integrato col mondo del lavoro. Solo così, secondo Galante, sarà possibile evitare "fughe di cervelli". E a tale proposito è necessaria anche «una riflessione sul cuneo fiscale, che richiede un intervento consistente».

La preoccupazione sul futuro di questo territorio è stato il fulcro dell’intervento di Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est, che ha descritto l’arretramento di molte aree nordestine e italiane nel contesto europeo negli ultimi vent’anni (2000-2019). La Lombardia ha perso 20 posizioni, Trento 24, l’Emilia Romagna 26, il Veneto 37, il Friuli Venezia Giulia 43. Le regioni europee, tedesche in particolare, hanno visto un avanzamento molto più deciso di quelle italiane. Occorre dunque tutti insieme puntare a una crescita più alta, con ritmo europeo. Questo si realizza attraendo più giovani e attrezzandosi alla doppia rivoluzione, energetica e digitale.

«L’impresa è un interesse collettivo – ha ribadito il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese -. Cosa sarebbe questo Paese senza aziende? Il presidente Mario Draghi afferma che non possiamo dipendere dal punto di vista energetico dalla Russia. Aggiungo che abbiamo ceduto a Stati terzi alcuni aspetti strategici, abbiamo avviato processi di deindustrializzazione. Serve una seria politica per le imprese. A questo proposito, ricordo che abbiamo voluto con tutte le nostre forze la Zona logistica semplificata».

«Le emergenze, prima fra tutte quella energetica, che ci stiamo trovando a fronteggiare sono fonte di grande preoccupazione, al punto tale che ci fanno dimenticare tutto il resto - ha dichiarato Riccardo di Stefano, presidente Giovani imprenditori Confindustria -. Invece, proprio nei momenti più bui, è molto importante ricordare che noi siamo l’ossatura sulla quale si fonda il Paese».

Nel corso della prima tavola rotonda, moderata da Sebastiano Barisoni, con Antonio De Roma, direttore Raffineria Eni Venezia, Matteo Zoppas, past president Confindustria Veneto e Jörg Eberhart, executive vice president Lufthansa, è emerso l’appello del mondo dell’imprese alla politica, affinché metta in campo strumenti e agevolazioni efficaci per affrontare le emergenze. Durante la seconda tavola rotonda, Raffaele Belli, Maria Raffaella Caprioglio e Andrea Tomat si sono confrontati sulla trasformazione digitale. Importanti studi testimoniano che il tempo di vita medio di un modello di business in passato era di 20-30 anni, oggi di 5-10. La tecnologia obbliga le imprese ad adattarsi.

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