A Roma futuro incerto, Ca' Farsetti accelera per la vendita del Casinò
Presentazione del bando entro fine marzo per chiudere la partita a giugno. Dalla cessione arriveranno 300 milioni di euro, che permetteranno di rispettare il patto di stabilità 2013
L'incertezza che regna sovrana a Roma dopo le elezioni politiche induce il Comune di Venezia a stringere i tempi per la privatizzazione del Casinò. Dopo l'arrivo dei 42 milioni di euro dal Cipe derivanti dalla Legge speciale, infatti, Ca' Farsetti dovrebbe riuscire a rispettare il patto di stabilità per il 2012. La somma dovrebbe essere retrodatata al 31 dicembre, in modo da rispettare i vincoli di bilancio.
Per il 2013, però, non si sa ancora che governo ci sarà. E la prospettiva di avere una guida di centro-sinistra con la "golden share" in Parlamento sembra essere sfumata. Anche per questo forse sono ripresi gli incontri tra dirigenza della Casa da gioco, Comune e sindacati. Martedì, dopo la serie di scioperi che hanno interessato negli ultimi tempi soprattutto il reparto slot machine, si sono riprese le trattative.
Come riporta La Nuova Venezia, la volontà del sindaco Giorgio Orsoni sembra essere quella di pigiare sull'acceleratore, bandendo la gara pubblica sulla cessione del Casinò a privati entro marzo. In questo modo ci si garantirebbe il rispetto del patto di stabilità anche nell'anno in corso, visto che per ora non è possibile prevedere se i vincoli di bilancio rimarranno gli stessi o verranno cambiati.
Dalla cessione della Casa da gioco, infatti, dovrebbero arrivare circa 300 o 350 milioni di euro nelle casse lagunari. Se il tutto si concludesse entro giugno questa somma potrebbe essere inserita già nel bilancio di previsione 2012. I privati, poi, dovranno pagare un affitto ventennale per le sedi di Ca' Vendramin Calergi e Ca' Noghera di circa 17 milioni di euro. Tutto sta, però, a capire quanti saranno gli acquirenti interessati che busseranno alla porta di Ca' Farsetti.
