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Barbera sogna il suo Festival ideale: "Deve diventare un piccolo mercato"

Il nuovo direttore della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia punta più sulla qualità che sulla quantità: "Non mi piacciono le kermesse con programmi troppo pieni"

"Realizzare a Venezia una sorta di mercato 'leggero' che possa diventare rapidamente un punto di incontro per i produttori e distributori di tutto il mondo. L'idea è quella di rinforzare l'aspetto business della Mostra, perché so bene quanto, oggi, sia complicato mettere insieme i soldi per finanziare le nuove produzioni". E' questo uno degli obiettivi del nuovo direttore della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, intervistato da Marco Spagnoli sul Giornale dello Spettacolo.

Per riuscire nella realizzazione di questo mercato che, secondo Barbera, "potrebbe diventare uno strumento di grande importanza" occorre superare i problemi di carattere logistico. "Una delle ragioni per cui ho accettato questo incarico - spiega il direttore - è l'essere stato ampiamente rassicurato dal presidente della Biennale, Paola Baratta, in questo senso. Un nuovo piano, che sarà presto definito nei dettagli e annunciato, è incentrato sulla creazione di nuovi spazi e di nuove sale di proiezione, con il pieno ammodernamento di quelle già esistenti".

Per quanto riguarda l'aspetto artistico, Barbera desidera puntare sulla qualità dei film piuttosto che sulla loro quantità. "Non mi piacciono - dice - i programmi troppo pieni di titoli che poi non trovano il giusto spazio. Penso a un concorso denso di proposte molto importanti e intorno a esso un'offerta di film dove non credo sia necessario avere tutto, ma certamente sia possibile proporre il meglio".

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