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Economia

Bauer, c'è uno spiraglio. Venerdì le parti lavorano per bloccare 200 licenziamenti

L'hotel chiude per una mega ristrutturazione fino al 2025. Il ministero del Lavoro dà l'ok alla costruzione di un accordo per trovare una copertura ai dipendenti e salvare l'occupazione

Un ammortizzatore sociale per mettere al sicuro 200 lavoratori: sulla costruzione di una cassa integrazione adeguata al caso Bauer dovranno lavorare venerdì tutte le parti, dalle organizzazioni sindacali alla proprietà dello storico hotel veneziano, fino alla Regione Veneto e l'Ebt, l'ente bilaterale. Questo faranno venerdì attorno a un tavolo, proprio all'interno dell'albergo a partire dalle 11.30, tutti gli attori coinvolti per provare a dare un'alternativa al personale che rischia il licenziamento. Lo hanno stabilito ieri i funzionari del ministero del Lavoro a Roma che hanno incontrato tutti gli attori veneti, e hanno condiviso l’idea formulata dalle organizzazioni sindacali, rispetto all’applicabilità di un ammortizzatore sociale per salvaguardare i posti di lavoro.

L’hotel Bauer chiuderà infatti il primo novembre, per poi riaprire indicativamente tra aprile e maggio 2025. Circa 200 lavoratrici e lavoratori, tra contratti a tempo indeterminato, determinato e satagionali, senza ammortizzatori durante tutto il periodo rischiano di rimanere senza lavoro e senza entrate. Invece venerdì le parti cercheranno di arrivare a un accordo finalizzato alla richiesta dell’ammortizzatore sociale che blocchi la procedura di licenziamento collettivo, già avviata il 18 ottobre. Dopo mesi di trattative i dipendenti sperano in una positiva chiusura della vertenza.

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