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Economia

Rivoluzione green dei bus a idrogeno nel Tpl, ora servono le infrastrutture per alimentarli

La giunta comunale ha dato ad Avm l'indirizzo, approvato giovedì, per un bando destinato a trovare un operatore che realizzi una o più stazioni di rifornimento

Entro il 2026 rivoluzione green del parco mezzi del trasporto pubblico locale a Venezia: più di 87 milioni di euro del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (fondo del Pnrr) sono infatti destinati all'acquisto di 123 autobus ad emissioni zero, con alimentazione elettrica o ad idrogeno, ma bisogna pensare a creare le infrastrutture per alimentarli. La giunta comunale ha approvato gli indirizzi da fornire ad Avm affinchè la partecipata prepari un bando per trovare l'operatore che realizza una o più stazioni di rifornimento di idrogeno.

«Occorre muoversi subito - commenta l'assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso -. Non vorremmo trovarci pronti con i mezzi acquistati senza poterli caricare. Puntiamo - dice Boraso - ad azzerare le emissioni nel giro di un decennio». Il primo distributore di idrogeno a Venezia, quello realizzato da Eni a San Giuliano, basta per alimentare un bus al giorno. «Serve un impianto con un'estensione pari a 20 mila metri quadrati dove poter parcheggiare i nuovi autobus a idrogeno, che verranno riforniti durante la notte, e il cui consumo giornaliero previsto sarà di circa 2.100 chili di idrogeno».

Per questo, tra gli indirizzi della giunta c'è ad esempio il fatto che per partecipare alla selezione si sia in possesso di un’area, all’interno del Comune, dove poter construire le infrastrutture di supporto all’alimentazione, in particolar modo per l’idrogeno. «Guardiamo al futuro con la consapevolezza che se vogliamo seriamente puntare su una mobilità green non possiamo solamente stanziare i fondi per l’acquisto di nuovi mezzi, dobbiamo fare in modo che questi possano essere correttamente alimentati», prosegue Boraso.

Degli 87.451,102 euro assegnati al Comune di Venezia, 9.701,102 sono finalizzati a individuare un operatore che realizzi una o più stazioni di rifornimento per i 123 autobus a emissioni zero con alimentazione elettrica o a idrogeno entro il 30 giugno 2026 (dei quali almeno 33 entro il 31 dicembre 2024). Di questo stanziamento 9.701.102 euro sono stati finalizzati alla realizzazione delle relative infrastrutture di supporto all’alimentazione.

Per chi si candida sono previsti punteggi aggiuntivi se l’ubicazione dell’area per l’impianto prevede il recupero di una zona industriale dismessa, se si trova in un nodo viario di interscambio strategico, e se è localizzata vicino a vie d’acqua navigabili. «Venezia si dimostra, ancora una volta, la più antica città del futuro – conclude Boraso - dove già sorge il primo distributore fisso di idrogeno e dove, entro il 2026, riusciremo a compiere una rivoluzione dal punto di vista di Trasporto pubblico locale». 

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