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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Casinò, Zuin positivo: "L'accordo economico c'è, avanti con la sottoscrizione del contratto"

Avvicinamento delle parti, sindacati e amministrazione hanno evitato il rischio di una liquidazione della società. Rinviata la causa che potrebbe costare a Ca' Farsetti 17 milioni

"L'aver raggiunto un accordo economico fa ben sperare, è la parte principale di un contratto". Commenta così l'assessore al Bilancio, Michele Zuin, l'epilogo della riunione fiume che mercoledì sera ha visto sedere allo stesso tavolo i sindacati che rappresentano i lavoratori del Casinò e l'amministrazione comunale. "Ci sono state aperture da entrambe le parti, non solo da parte dei dipendenti - ha puntualizzato l'esponente della giunta Brugnaro - Abbiamo condiviso non solo la parte economica di quello che dovrebbe essere il nuovo contratto, che spero firmeremo entrambi, ma anche il rinvio della causa che sarebbe stata discussa venerdì". Si tratta di una spada di Damocle pesante che pende sul Comune: il rischio è che se i giudici daranno ragione ai sindacati "salti il banco". Letteralmente. Ca' Farsetti potrebbe essere costretta a pagare 17 milioni di euro circa, non trovando altra soluzione che mettere in liquidazione la società.

Abbassata la soglia per i premi

Era stato lo stesso Zuin a spiegarlo al Consiglio comunale il 30 novembre scorso: "Non rimarrebbe altra scelta che l'avvio di una procedura concorsuale che metterebbe a rischio l'operatività e il posto di lavoro di tutti i 527 dipendenti, con il relativo indotto (stimato in oltre 200 persone)". Tradotto: il Comune potrebbe decidere di chiudere la sede di Ca' Vendramin in laguna e dichiarare l'esubero di 150 lavoratori. Uno spettro di fronte al quale sono scattati i nuovi tavoli tra le parti, fino alla fumata "quasi" bianca di mercoledì sera: "Lavoriamo per arrivare alla firma del contratto - ha concluso l'assessore - Le cifre di cui stiamo discutendo sono le stesse di maggio. In ogni caso c'è ottimismo". Ca' Farsetti avrebbe abbassato a 85 milioni di euro la soglia di incassi per far scattare i premi, una soluzione che alzerebbe le percentuali, accontentando anche chi percepisce premi più elevati. La retribuzione media del personale della casa da gioco, ad oggi, è di poco meno di 60mila euro lordi, ma grosse differenze ci sono proprio sull'entità dei premi: se un croupier assunto negli anni 2000 non supera i 10mila euro lordi, per uno "storico", assunto prima del 1999, le premialità possono sforare i 30mila euro lordi, per un retribuzione complessiva fino a 95mila euro lordi annui.

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