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Economia Santa Maria di Sala

Le imprese delle donne, Confapi con il ministro Bonetti a Santa Maria di Sala

Visita alla 3P Verniciature per parlare di interventi a sostegno delle pmi con l'onorevole di Italia Viva Sara Moretto. «Il governo sostiene l’imprenditoria femminile accanto alla genitorialità»

Confapi a Santa Maria di Sala incontra il ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti. L’Associazione delle piccole e medie imprese (pmi) della Città Metropolitana di Venezia, con il gruppo Donne Imprenditrici, ha incontrato lunedì il ministro nell’azienda a conduzione femminile 3P Verniciature di Santa Maria di Sala, per parlare di interventi a sostegno delle pmi. La visita agli uffici, alla produzione e al nuovo magazzino dell’azienda salese ha anticipato il confronto tra Bonetti, Confapi e il gruppo Donne Imprenditrici dell’associazione: una rete tra titolari d’impresa e libere professioniste.

L’azienda specializzata nella verniciatura a liquido e nell’artigianalità delle lavorazioni è gestita dalle sorelle Elena e Silvia Pegoraro, supportate da tre ragazze in amministrazione, e conta 15 dipendenti con un’età media di 36 anni. Nel 2015, l’acquisto di impianti di nuova generazione ha comportato una riqualificazione energetica e una gestione più efficiente, con conseguenti migliori prestazioni e maggior rendimento dell’impianto, con l’abbattimento dei consumi di combustibile, di energia elettrica e riduzione dei tempi di lavorazione e dei costi di manutenzione. Tutte azioni che hanno consentito di attutire il forte impatto odierno del caro energia e materie prime. Un’accurata analisi dei costi, inoltre, ha consentito il raggiungimento di un più alto rendimento e l’ottimizzazione delle disponibilità logistiche, senza tralasciare l'attenzione alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro.

Al ministro sono state affidate alcune concrete proposte elaborate dalle imprenditrici associate, la cui applicazione porterebbe enormi benefici alle pmi, struttura portante dell’intero sistema produttivo. Le progettualità del gruppo hanno lo scopo, tra gli altri, di favorire lo sviluppo delle pari opportunità, della conciliazione tra lavoro e famiglia, della flessibilità e della responsabilità sociale d’impresa all’interno delle pmi del territorio. Le due principali istanze hanno riguardato la certificazione di un sistema di gestione per la parità di genere e il supporto all’occupazione e la legalità. Il gruppo, infatti, ha chiesto che vengano messi a disposizione di tutte le imprese contributi e agevolazioni a sostegno delle spese per la formazione e la consulenza, utili all’ottenimento della certificazione, sottoforma di credito d’imposta ma anche di contributi e sgravi fiscali per la certificazione, con una riduzione del cuneo fiscale per quelle la ottengono.

Circa il supporto all’occupazione, alla luce del fatto che ad oggi il coniuge (moglie o marito) è considerato a carico dell'altro se non ha reddito oppure se non supera i 2.840,51 euro lordi annui, la richiesta è che si preveda l’innalzamento del limite a 6.000 euro lordi annui, che permetterebbe l’applicazione degli sgravi fiscali riconosciuti al contribuente con coniuge a carico. I vantaggi ottenibili sarebbero l’incentivazione della regolarizzazione del lavoro in nero e la disponibilità di lavoratori temporanei o stagionali e, infine, un’incentivazione all'inserimento occupazionale anche per le donne con disponibilità solo per brevi periodi di lavoro.

«Spesso le più maschiliste siamo noi donne - dice Bianca Cori, presidente ConfapiD Venezia - ma ho l’impressione che stiamo andando nella direzione giusta, cambiando l’atteggiamento: cominciamo a collaborare tra noi di più». Il ministro Bonetti, accompagnata dall'onorevole Sara Moretto, ha parlato delle azioni e dei provvedimenti legislativi che ha attuato e sta portando avanti a sostegno della genitorialità e l’occupabilità femminile. «Il governo ha deciso di investire per sostenere l’imprenditoria femminile e i percorsi di valorizzazione in ambito lavorativo delle donne, tramite la strategia nazionale per la parità di genere, con gli investimenti inediti del Pnrr e con la grande riforma del Family Act, oggi legge dello Stato, che per la prima volta interviene nel ruolo delle donne con un cambio di paradigma e di mentalità rispetto al passato».

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