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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Marghera / Porto Marghera

Più soldi alle imprese, Marcato aumenta le risorse. Incontro sul cracking, sigle: «Riconversione arenata»

L'assessore regionale allo Sviluppo economico chiederà un incontro al ministero sui progetti per Porto Marghera, in vista della dismissione dell'impianto di chimica tradizionale. Filctem, Femca e Uiltec chiedono di vedere Brugnaro

Sostegno alle imprese giovanili. Arriva dalla Regione, con la firma dell’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato, la richiesta di attribuzione delle risorse disponibili sul Fondo unico regionale da destinare alle attività produttive. L'importo è pari a 2,45 milioni di euro ed è finalizzato a sostenere le domande ritenute ammissibili, ma che non erano ancora state finanziate per esaurimento delle risorse a disposizione con il bando rivolto all’imprenditoria giovanile, approvato decreto del 17 agosto 2021. La dotazione finanziaria iniziale del bando, infatti, pari a 3 milioni di euro, ha permesso di finanziare le prime 150 domande pervenute e ritenute ammissibili, mentre sono rimaste escluse dal finanziamento 187 domande, a cui corrisponde una richiesta di contributo di euro 4.953.741,24.

Altri 50.000 euro sono stati destinati a “Contributi regionali per la costruzione, acquisto e manutenzione di imbarcazioni in legno tipiche e tradizionali della laguna di Venezia”, per agevolare lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. «In questo momento di grave difficoltà globale e sofferenza delle imprese ho deciso di dare un segnale importante di sostegno dei giovani imprenditori. Ho siglato le variazioni per un totale di 2 milioni e mezzo di euro per garantire lo scorrimento della graduatoria del bando per l’imprenditoria giovanile. Lo ritengo doveroso per aiutare e dare una speranza per il futuro», ha commentato l'assessore.

Mercoledì Marcato ha incontrato anche le rsu di Versalis e le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec. I sindacati hanno parlato di situazione «grave» riguardo alla prevista chiusura del cracking e «senza la partenza di buona parte dei progetti presentati da Eni per la riconversione di Porto Marghera - affermano le sigle - fermi o già cestinati, compreso l'immobilismo sulle infrastrutture necessarie per rendere efficiente la logistica e il parco serbatoi senza l'impianto cracking. L'assessore Marcato ha detto di voler chiedere l'incontro al Ministero delle Attività produttive, coordinandosi con i territori dell'area padana dell'Emilia Romagna e della Lombardia. Ha argomentato inoltre che non accetterà altri rinvii e scuse da parte di Eni nella presentazione di un piano industriale dettagliato».

I sindacati sono in attesa della convocazione da parte del Comune di Venezia, dopo aver fatto richiesta. «Manderemo un sollecito, siamo preoccupati - sostengono - Il progetto Eni di riconversione di Porto Marghera si è arenato e per le notizie che abbiamo sta perdendo pezzi per strada. Siamo convinti sia necessario incontrarsi con il ministero per definire una volta per tutte e soprattutto il più chiaramente possibile le vere intenzioni della società riguardo alla sua permanenza a Marghera. È un trentennio - continuano -  che si continua di fatto a smantellare uno dei più grandi poli chimici industriali d'Europa».

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