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Crisi Economica Marghera / Via del Commercio

Ufficiale, Acciaieria Beltrame chiude: 119 dipendenti in cassa integrazione

Una nota del gruppo vicentino mette nero su bianco ciò che già si sapeva: "Impossibile il pareggio di bilancio in una situazione congiunturale che, almeno per quanto riguarda il settore, non migliora"

L'azienda Afv Acciaierie Beltrame Spa conferma la decisione di chiudere lo stabilimento di Porto Marghera. L'interruzione della produzione è, spiega, irreversibile. A nulla sono valsi gli incontri dei giorni scorsi con il prefetto di Venezia Cuttaia, gli assessori D'Anna e Paruzzolo, i rappresentanti sindacali e Confindustria.

"Pur avendo tentato in tutti i modi di rilanciare lo stabilimento, predisponendo tra l'altro un piano di investimenti che avrebbe  dovuto vedere impegnati circa 6 milioni di euro nel biennio tra il 2011 e il 2013 - spiega Afv in una nota - Acciaierie Beltrame considera impossibile l'ottenimento del pareggio di bilancio in una situazione congiunturale che, almeno per quanto riguarda il settore dell'acciaio, non accenna a migliorare, anche a causa della concorrenza degli impianti dell'estremo oriente".

"Il risultato di questa situazione ormai economicamente insostenibile - aggiunge - è che, solo nel primo semestre 2012, contrariamente alle aspettative, l'impianto di Porto Marghera ha dovuto registrare un'ulteriore flessione del 20-30% nel settore 'movimento terra' con un conto economico che ha consuntivato perdite per 3 milioni".

Per ridurre il più possibile l'impatto sociale derivante dalla chiusura dell'impianto e per valutare eventuali future manifestazioni di interesse da parte di imprenditori industriali, l'azienda ha confermato la disponibilità "a sospendere la procedura di mobilità e ad attivare la procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività con gestione biennale". (ANSA)

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