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Giovedì, 28 Marzo 2024
Crisi Economica Marghera

Operai in corteo: "Le 'bonifiche' a Marghera sono solo dei lavoratori"

Cassintegrati e dipendenti in mobilità della Chimica e della Metallurgia sono partiti da piazzale Roma alla volta di Palazzo Balbi, dove si discute del futuro dell'area industriale lagunare

All'orizzonte si vede solo il Palais Lumiere. Poco altro. Per questo lavoratori in cassa integrazione e in mobilità di Porto Marghera stamattina si sono dati appuntamento ai piedi del ponte di Calatrava per raggiungere in corteo Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale. Lo scopo è di far sentire la propria voce mentre esponenti del governo e degli enti locali si siederanno a un importante tavolo riguardante gli accordi sulle bonifiche dell'area industriale.

 

I sindacati uniti hanno chiamato alla protesta, per sottolineare che nonostante gli annunci non si è ancora mosso nulla. Le uniche novità sono state scandite dagli annunci di altri stabilimenti che chiudono i battenti o che annunciano drastici ridimensionamenti: dopo Montefibre, la Vinyls, le Acciaierie Beltrame, l'ultima in ordine di tempo è la Pilkington, l'impianto di produzione del vetro controllato dal colosso giapponese Ngs. Di poche settimane fa l'annuncio da parte della dirigenza che il "mercato non tira" e che quindi 140 lavoratori da gennaio potrebbero non avere più il posto.

 

Metalmeccanici e dipendenti del settore chimico non ci stanno, e chiedono che nelle nuove attività che potrebbero giungere a Porto Marghera (nonostante per ora latitino gli imprenditori intenzionati a investire nell'area) ci sia posto anche per loro. "Andiamo a farci sentire in Regione - si legge in una nota della Filctem Cgil di Venezia - perché al Tavolo sono presenti tutte le istituzioni locali ed esponenti del governo per celebrare l’ennesimo passo sull’accordo delle bonifiche di Porto Marghera che a partire dalla prima zona industriale vuole fare spazio a mega progetti di speculazione immobiliare che cancellerebbero le aziende da questo territorio senza creare alternative. Per questo manifesteremo la nostra contrarietà a coloro che vorranno celebrare con trionfalismo l’accordo di programma per le bonifiche, quando l’unica bonifica finora fatta ha riguardato le migliaia di posti di lavoro che non ci sono più".

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