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Crisi Economica

Nel 2012 moria continua di aziende: boom di fallimenti nel Veneziano

Negli ultimi dodici mesi sono 211 le aziende che hanno portato i libri contabili in tribunale. Triplicano le ditte che hanno richiesto il concordato preventivo per poter sopravvivere

Duecentoundici. Un numero molto ingente. Sono le aziende della provincia di Venezia che nel 2012 sono state costrette a chiudere perché fallite. Cinque in più rispetto all'anno precedente. Dimostrazione che la crisi economica continua a mordere il territorio e che la piaga degli ammortizzatori sociali e dei licenziamenti interessa eccome l'area lagunare.

Secondo quanto riporta il Gazzettino, a questo dato bisogna aggiungere anche quelle ditte che hanno richiesto l'ammissione al concordato preventivo. Sono quelle che per evitare la bancarotta accettano piani di rilancio o cessioni per garantire i pagamenti a parte dei creditori. In questa categoria le cifre sono peggiori, e di molto, rispetto ai dodici mesi precedenti: se nel 2011 infatti le aziende che ne avevano fatto richiesta erano state "solo" tredici, nel 2012 sono state 47.

In definitiva, nonostante nel 2010 fossero fallite 227 società, nel dato aggregato quello appena passato è stato l'anno peggiore per l'economia veneziana. Specie in fatto di imprenditoria. A uscire dal mercato per i crac soprattutto, e c'era da aspettarselo, ditte del settore edile o artigiane, specie a responsabilità limitata o a conduzione personale.

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