rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Crisi Economica

Edilizia, Venezia regge meglio la crisi e cresce anche l'ottimismo nel settore

Indagine di Ceav di Marghera con Unioncamere su 600 imprese venete. Buone prospettive future per il volume d'affari in laguna ma l'occupazione (-3,3%) non smette di preoccupare

Meno pessimismo e un recupero, seppur timido, sul volume d'affari registrato del settore costruzioni. E Venezia, con una leggera flessione dell'1,7 % regge meglio la crisi delle altre provincie venete che, nel Rodigino (-4,6%), a Vicenza (-4%) e soprattutto Padova (-6,3%), sembra ancora mordere stretto. Ad analizzare i dati del terzo trimestre 2012, è l'indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere che rileva innanzitutto come il fatturato delle imprese di costruzioni abbia registrato una flessione del -3,3% rispetto al 2011, con una tendenza al miglioramento degli indicatori congiunturali (-4,8%) che restano rappresentativi di una situazione ancora di grave difficoltà per le imprese. L’analisi parte dalla Cassa Edile Artigiana Veneta di Marghera ed è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
 

Tramontata la prospettiva di rallentamento della crisi, sembra si stia sviluppando una leggera inversione di tendenza che tuttavia non può spingere ancora a parlare di “fenomeni” positivi, tanto che l’ultima parte dell’anno si baserà ancora su instabilità ed incertezza: "Il settore delle costruzioni - spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere Veneto - sta attraversando un momento di fortissima crisi, con investimenti che, secondo il Cresme, nel 2012 si ridurranno del 7,4% rispetto allo scorso anno a causa della contrazione del segmento relativo alle nuove abitazioni (-53% dal 2006 ad oggi). Tuttavia dopo un primo semestre in frenata, nel periodo luglio-settembre 2012 la flessione del fatturato nelle costruzioni è stata meno marcata, grazie ad un recupero del comparto non artigiano. Probabilmente gli investimenti in impianti di energie rinnovabili e il rinnovo abitativo, inteso come recupero, riqualificazione e manutenzione straordinaria, stanno rappresentando un argine contro la crisi e, proprio come negli anni '90, è tornato ad essere il segmento che trascina il settore. Notizie positive giungono dalle aspettative degli imprenditori che, come nel caso del settore industriale e commerciale, stanno evidenziando segnali incoraggianti di inversione della tendenza in atto, che speriamo possano essere confermati il prossimo trimestre".

A destare preoccupazioni sempre maggiori, ovviamente, è il lavoro. Il calo complessivo è dell'1,7%, ma per le imprese artigiane è dell'1,9% mentre per le non artigiane si attesta sull'1. In questo quadro, Venezia appare penalizzata (-3,3%) rispetto alla provincia di Rovigo che, in netta controtendenza coi dati sul fatturato, ha acquisito una ripresa del 2,7%. Cali più consistenti si registrano a Vicenza (-4,6%) e Treviso (-2,2%). "La lunga crisi delle costruzioni va affrontata in un quadro di coerenza con il cambiamento del mercato - afferma  Virginio Piva, presidente Ceav -. Serve più formazione e Ceav sta facendo molto in questo campo. Nel nostro territorio c’è molto da fare, dall’efficientamento energetico alla riqualificazione urbana e degli alloggi. Ma serve un quadro di certezza normativa e di incentivi duraturi nel tempo che oggi, purtroppo, non ci sono e non aiutano le imprese e il mercato". In merito alle previsioni, prosegue la tendenza negativa ma con una significativa riduzione dell’indicatore generale: i dati indicano timidissimi segnali di rallentamento della crisi, da valutare però nei prossimi mesi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Edilizia, Venezia regge meglio la crisi e cresce anche l'ottimismo nel settore

VeneziaToday è in caricamento