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Crisi Economica

Imprese edili in crisi a Venezia, negli ultimi tre anni il 27% in meno

I dati di Ance evidenziano un momento preoccupante e per il presidente Cavallin le nuove misure del governo non miglioreranno la situazione

Continua il periodo nero per il settore delle costruzioni nella provincia di Venezia. Per il venticinquesimo trimestre consecutivo, rende noto l'Ance, il comparto registra un calo dei livelli di produzione. Secondo le ultime rilevazioni della cassa edile veneziana, il numero di imprese iscritte a settembre 2013 si attesta a quota 892, registrano un -7,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

NUMERI PREOCCUPANTI - I lavoratori sono oggi 5223 con un calo dell'11,3 per cento. Nel corso del 2013 si è assistito a un'accelerazione della crisi a dispetto dei timidi segnali di ripresa che riguardano altri settori. "Se il governo Letta aveva lasciato intravedere timidi segnali di inversione di tendenza - afferma il presidente di Ance Venezia, Ugo Cavallin - con il decreto Fare, oggi tutto rischia di essere completamente vanificato da una legge di Stabilità che, così come impostata, contiene una nuova, pesante stretta fiscale immobiliare che avrà effetti ulteriormente depressivi sull'edilizia e sul Paese". Proprio per invertire questa tendenza l'Ance prova a reagire di propria iniziativa, e venerdì a Porto Marghera inaugurerà la “Cittadella dell'Edilizia”, che diverrà la sede unica del sistema bilaterale delle costruzioni formato da cassa edile, scuola edile e centro paritetico territoriale. La nuova sede nasce da un progetto di recupero funzionale di un immobile industriale dismesso a Porto Marghera, prospiciente la banchina dell'Azoto.

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