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Crisi Economica Marghera

GAME OVER Per gli operai Vinyls arrivano le lettere di licenziamento

Le frasi che un lavoratore non vorrebbe mai leggere. Si chiudono così cinque anni di lotta. Zago ai politici: "Di noi non ve n'è fregato niente"

Capolinea. Non ci sarà alcun futuro per la Vinyls di Porto Marghera. In questi giorni, infatti, il curatore fallimentare dello stabilimento sta inviando le lettere di licenziamento ai 113 dipendenti del sito. Dopo anni di battaglie e di vertenze. Dopo anni di riunioni al ministero dello Sviluppo economico a Roma e di incontri con politici locali e nazionali. Tutto finito. Tre mesi di preavviso, prescrive il contratto. Dal 7 luglio, infatti, terminerà l'esercizio provvisorio. Da allora, quindi, i dipendenti Vinyls saranno ufficialmente disoccupati. "Dopo trent'anni di onorato servizio in un'azienda che, ricordo, ha sempre lavorato con sostanze cancerogene - dichiara a denti stretti Nicoletta Zago, la pasionaria dello stabilimento in una nota della Filctem Cgil - A questo punto mi chiedo il perché di questi cinque anni di false promesse a partire dai politici locali e per finire ai nazionali. Con le varie passerelle solo per la campagna elettorale. Di noi non gliene fregava niente a nessuno".

Poche righe. Quelle che nessun lavoratore vorrebbe mai ricevere: "Il motivo del recesso è connesso alla cessazione dell'attività produttiva della società - si legge nella lettera - alla futura cessazione dell'esercizio provvisorio, dall'assenza di prospettive atte a ricollocare il personale, tra cui Lei, oggi alle dipendenze della società fallita, in altre realtà produttive stante l'assoluta mancanza di manifestazioni di interessa da parte di terzi all'assorbimento del personale". Game over. Senza tanti giri di parole.

"Noi di Vinyls non solo ci avete abbandonati, ci avete soprattutto dimenticati - tuona Nicoletta Zago, mettendo nel mirino il governatore del Veneto Luca Zaia, per poi interpellare anche il sindaco Giorgio Orsoni - Era stato siglato un accordo sindacale assieme a Confindustria e Oleificio Medio Piave dove s’era scritto nero su bianco che appena avessero acquisito i terreni avrebbero assunto tutti i lavoratori Vinyls. Di quell’accordo come sempre nessuno sa più nulla. Ma dirò di più. Syndial aveva anch’essa vincolato tali terreni proprio alle assunzioni dei lavoratori Vinyls. Allora signor primo cittadino - conclude Nicoletta Zago - mi piacerebbe capire cosa se ne fa Oleificio Medio Piave di trenta ettari di terreno del petrolchimico. Ma soprattutto dov’è finito Oleificio Medio Piave?".

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