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Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi Economica Marghera / Via dell'Elettricità

Si trovano soldi per sei mesi, gli operai Vinyls scendono dalla torre

Riunione questo pomeriggio in Regione per sbloccare risorse per il lavoro "socialmente utile" dei dipendenti dello stabilimento di Marghera

Sono scesi. La loro protesta aveva toccato ancora una volta il cielo. Per chiedere dignità e stipendi. Perché loro la situazione kafkiana del "lavorare senza vedere un soldo" non la sopportavano più. I quattro operai che la scorsa settimana erano saliti sulla torre del Petrolchimico di Porto Marghera hanno rimesso piede a terra nel tardo pomeriggio, dopo aver scoperto che, finalmente, è stato raggiunto un accordo tra sindacati, Regione, Provincia e commissari per l'erogazione di 120mila euro a titolo di lavoro "socialmente utile". I 66 lavoratori dei 120 rimasti in forza alla Vinyls, infatti, ogni giorno devono garantire lo svuotamento e la bonifica degli impianti. La ditta è da quattro anni in cassa integrazione, ciò nonostante loro devono comunque rimanere lì. Senza percepire stipendio pieno.

La protesta, come altre volte, aveva quindi raggiunto la Torcia dell'impianto. Secondo l'accordo i 66 operai che continueranno a garantire la sicurezza e il presidio ambientale dell'impianto percepiranno 400 euro in più per sei mesi (oltre alla cassa integrazione). Sarà la Provincia a coordinare l’utilizzo dei fondi stanziati da palazzo Balbi.

Sullo sfondo rimane però l'incertezza in cui vivono i 120 lavoratori dell'azienda, in cassa integrazione da quattro anni, che ancora non sanno quale sarà il loro destino al termine del quinto anno di ammortizzatori sociali. Interessato all'acquisizione delle aree circostanti al Petrolchimico è l'Oleificio Medio Piave, che vorrebbe costruire una nuova raffineria di olio vegetale per biodiesel. Se il progetto andasse in porto i dipendenti Vinyls potrebbero essere reintegrati. Ma il piano potrebbe non andare a buon fine senza la concessione della banchina sul canale dei Petroli, rigettato dall'Autorità portuale. Le imbarcazioni dell'Oleificio, infatti, intralcerebbero secondo il Porto le rotte dei portacontainer.

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