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Stipendi e consumi, in Veneto i dati virano tutti in territorio positivo. E la laguna si difende

Questi i risultati della 23esima edizione dell'Osservatorio Findomestic. Venezia è seconda tra le province venete in fatto di redditi pro capite, con un +3% rispetto all'anno precedente

Stipendi e consumi. Dati positivi in praticamente tutti i settori, con Venezia che si difende bene anche in confronto alle altre province venete. E' questo, in sintesi, lo scenario che restituisce la 23esima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Veneto. Lo studio è stato presentato giovedì mattina a Padova.

REDDITO PRO CAPITE - Nel 2016 il reddito medio pro capite in regione (+2,6% in valore) si è attestato a 19.926 euro, con una media nazionale che è stata pari a 18.658 euro (+2,4%). Belluno è caratterizzata dal reddito pro capite più elevato (21.079 euro), l’unica provincia che registra un dato inferiore alla media nazionale è Rovigo, con 17.770 euro. Venezia in ogni caso si difende: si piazza in seconda posizione, segnando un +3% con un reddito pro capite di 19.933 euro. Quindi si posizionano a parimerito quindi a parimerito Rovigo e Padova, che registrano aumenti di 2,9 punti percentuali (rispettivamente per 17.770 euro e 20.542 euro di redditi pro capite), Vicenza (+2,4% con 20.033 euro). Chiudono la classifica a pari merito Verona e Treviso con 2,3 punti percentuali di incremento e redditi pro capite di 19.978 euro e 19.428 euro.  

SPESA PER I BENI DUREVOLI - Nel 2016 la spesa per i beni durevoli ha presentato un buon andamento, aumentando del 6,6%, un dato superiore sia al +6,4% dell’Italia che al +6,2% del Nord-Est. Il comparto della mobilità ha fornito il contributo maggiore alla crescita dei consumi dei beni durevoli, registrando un incremento del 13,6% nelle auto nuove, del 5,2% in quelle usate e del 12,7% nei motoveicoli. A livello provinciale sono Rovigo (+7,1%), Vicenza (+7,0%) e Venezia (+6,7%) le aree caratterizzate dalla dinamica più vivace della spesa dei beni durevoli. Padova guida la classifica nel settore dei mobili con una spesa di 243 milioni di euro (+1,0%).

IL REDDITO PRO CAPITE - Nel 2016 in Veneto il reddito disponibile pro capite è aumentato del 2,6%, attestandosi a 19.926 euro, un valore che è superiore rispetto ai 18.658 euro della media nazionale, che è cresciuta di 2,4 punti percentuali. La spesa complessiva per l’acquisto dei beni durevoli si è attestata a 5.633 milioni di euro (+6,6% rispetto al 2015), un dato che supera la media nazionale (+6,4%).

AUTO NUOVE - Quadro positivo in tutte le province per quanto riguarda il mercato delle auto nuove: è Verona a guidare la classica dei volumi di spesa con 385 milioni di euro (+12,4%), in seconda posizione c’è Padova con 382 milioni di euro (+12,5%), quindi a seguire Treviso con 328 milioni di euro (+11,9%), Vicenza con 317 milioni di euro (+16,4%), Venezia con 284 milioni di euro (+14,6%) e Rovigo con 93 milioni di euro (+16,8%). Chiude la classifica Belluno, che registra una crescita del 13,8%, con una spesa di 76 milioni di euro.

AUTO USATE - Per quanto riguarda le auto usate, quasi tutte le province registrano una crescita in termini di consumi superiore a quella della media italiana (+4,4%): Venezia segna un incremento del 6,1%, seguita da Treviso (+6,0%), Padova (+5,8%), Verona (+ 4,7%) e Vicenza (+4,6%). Chiudono con valori inferiori, ma comunque positivi, Rovigo (+3,9%) e Belluno (+3,0%). Nel settore dei mobili, Padova è in testa alla classifica per quanto riguarda i volumi di spesa (243 milioni di euro, +1,0%), seguita da Vicenza (236 milioni di euro, +0,9%) e Verona (234 milioni di euro, +1,9%). Chiudono Rovigo (60 milioni di euro, +1,4%) e Belluno (56 milioni di euro, +0,5%).

ELETTRODOMESTICI - Buona performance per il settore degli elettrodomestici grandi e piccoli: cinque delle sette province del Veneto registrano tassi di crescita superiori alla media italiana (+3,2%). Al primo posto troviamo Verona, con un incremento di +4,6 punti percentuali, seguita da Treviso, Venezia e Padova a pari merito con un incremento di +3,7 punti percentuali. Sopra la media nazionale anche Vicenza con una crescita del +3,5%, mentre Belluno e Rovigo si fermano rispettivamente a +3,1% e +2,8%.
 

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