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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Covid-19: anticipazioni del ministro Gualtieri sul decreto per l'emergenza economica

«Probabile impiego dell'intero ammontare: 25 miliardi. Prevista sospensione di rate, prestiti e mutui per famiglie e imprese. Poi servirà una forte spinta economica per la ripartenza»

C'è attesa per il decreto (dl) sull'emergenza economica collegata a quella sanitaria per il coronavirus, allo studio in queste ore da parte del Consiglio dei ministri. Il capo del dicastero dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha già dato le prime anticipazioni in diretta su Rai2, domenica sera, a Che Tempo che fa, circolate fin dai giorni scorsi. Confermata la cassa integrazione, la sospensione di rate, prestiti e mutui per famiglie e imprese, ma ci si prepara ad adempimenti più precisi che verranno definiti anche in provvedimenti successivi. Le scadenze di domani, 16 marzo, sono sospese per alcuni giorni, annuncia il ministro Gualtieri, «poi daremo molte risorse aggiuntive alla sanità e alla protezione civile. L'ammontare di copertura del decreto è pari sostanzialmente all'intera cifra che avevamo pensato: 25 miliardi probabilmente, perché era necessario dare una risposta forte e immediata. Domani ci sarà l'Eurogruppo anche per studiare una risposta coordinata sul piano economico». In realtà, precisa poi Gualtieri, con le risorse stanziate per il fondo di garanzia diretta al sistema bancario, si vanno a sostenere 350 miliardi di finanziamenti complessivamente.

Per le piccole imprese e i lavoratori autonomi, stagionali e atipici, che non beneficiano della cig (cassa integrazione) in deroga, ci sarà, per il mese di marzo, un sostegno fino a 600 euro. «Chi non ne ha bisogno, non chieda queste risorse. Stessa cosa per gli adempimenti fiscali - dice il ministro - chi ha la possibilità di versare regolarmente lo faccia, perché sono risorse preziose». Tutti i mutui sono sospesi. Gli affitti rimborsati del 60% con credito di imposta. «Sono misure senza precedenti». Prevista anche una norma per rendere detraibili le donazioni. Garantita quindi una tutela a coloro che non potranno lavorare con queste risorse di emergenza. «Nessuno - dice il ministro - deve perdere il lavoro». E per quanto riguarda il patto di stabilità in Europa, spiega il ministro dell'Economia: «Si può derogare, ma servono misure comuni per garantire adeguata protezione a tutti i paesi; vediamo che questa consapevolezza via via viene avvertita e il modus operandi dell'Italia è seguito anche da altri». Serve uno shock economico complessivo, conclude infine Gualtieri, per cambiare profondamente la visione delle politiche economiche. «Non sarà più solo un sostegno all'emergenza, ma vero e proprio sostegno dell'economia con una fortissima spinta per la ripartenza, cosa che richiede un impegno da parte di tutti e da parte dell'Europa».

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