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Economia

L'impatto del decreto Rilancio su Venezia

Settore per settore dalla legge speciale ai trasporti, i porti, le ristrutturazioni edilizie. Pellicani: «Gli effetti della misura da 55 miliardi appena approvata sulla vita della città lagunare»

«Una cifra mai stanziata prima, 55 miliardi, pari a quasi due manovre di bilancio, che contribuirà, assieme alle altre misure messe in campo dal governo, ad affrontare la crisi da Covid-19». Per l'onorevole Nicola Pellicani Venezia, nel decreto Rilancio appena approvato, «ha ottenuto un'attenzione particolare». È stata riconosciuta la specialità e complessità della laguna.

Legge speciale

Un mix di interventi e misure generali che si aggiungono ai fondi stanziati: «dai 500 milioni del patto per Venezia, ai 55 del bando periferie, passando per i 400 milioni di rifinanziamento della legge speciale, il finanziamento dei buoni spesa con circa 1,4 milioni e gli oltre 104 milioni di fondi erogati per i danni dell'acqua alta del novembre 2019», spiega l'onorevole e consigliere comunale. Con la legge di Bilancio 2019 è stato istituito il centro internazionale di studi sui cambiamenti climatici, che Pellicani sottolinea in quanto di sua proposta. 

Trasporto pubblico

Al trasporto pubblico locale Actv per il parlamentare veneziano andranno 20 milioni (5 milioni nel 2020, 10 nel 2021 e 5 nel 2022) per rinnovare e ammodernare i mezzi di trasporto acqueo e renderli meno inquinanti. E 500 milioni saranno stanziati per tutte le aziende del trasporto pubblico locale penalizzate dalla crisi, in base alle perdite subite. Un milione per la mobilità sostenibile, al fine di sostituire con motori elettrici quelli di barche inquinanti dei residenti. Un bonus fino a 500 euro è riconosciuto ai privati per rinnovare i motori entro e fuori bordo. L'obiettivo è ridurre l'inquinamento, le emissioni ed efficientare i mezzi.

Immobili

Superbonus al 110% esteso ai centri storici e a Venezia per interventi di efficientamento energetico di edifici e immobili: possono riguardare anche gli edifici di interesse culturale e paesaggistico (sottoposti ai vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio) e anche i casi in cui gli interventi siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali. Si tratta di un incentivo per il recupero e la riqualificazione dei centri storici.

Crociere

Cinque milioni ai porti crocieristici (Venezia e Civitavecchia), "destinati a compensare, anche parzialmente, le autorità di sistema portuali dei mancati introiti, in particolare derivante dai diritti di porto", si legge nel decreto, dovuti al calo al traffico dei passeggeri e dei crocieristi. Altri 5 milioni sono destinati alle imprese di navigazione del naviglio minore. È stato introdotto per le compagnie portuali fornitrici di manodopera temporanea un contributo pari a 90 euro per ogni giornata di lavoro prestata in meno rispetto ai corrispondenti mesi del 2019, a causa della pandemia. Uno stanziamento complessivo di 24 milioni riguarda l'indennizzo a tutte le società di ormeggi dei vari porti, compreso quello di Venezia.

Porti

In base al comma 8, come precisato da un ordine del giorno accolto dal governo a firma PD, ogni Autorità portuale può utilizzare fino a 10 milioni della quota di avanzo di bilancio per la riduzione dei canoni delle concessioni dell'anno 2020 per la gestione delle stazioni marittime e i servizi di supporto ai passeggeri. Nel caso di Venezia l'avanzo in base al consuntivo 2019 è di circa 5,7 milioni. Stop all'autoproduzione: più tutele ai lavoratori portuali, vietando alle compagnie di navigazione di utilizzare il proprio personale imbarcato (marittimi) per compiere le diverse operazioni di sbarco, in modo che ricorrano al personale di terra del Porto, di agenzie portuali, o di compagnie. «È una norma attesa da 20 anni - afferma Pellicani - chiesta con forza dalle organizzazioni sindacali europee e internazionali. Questa pratica, diffusa ultimamente nei porti italiani, è lesiva degli interessi delle imprese presenti nei porti e autorizzate dalle Autorità portuali a svolgere queste operazioni. Al tempo stesso la pratica é lesiva degli interessi dei lavoratori portuali, che vedono il lavoro svolto da lavoratori marittimi imbarcati a bordo delle navi che lo fanno oltre al lavoro contrattuale, e non hanno un’adeguata preparazione e con rischi per la sicurezza loro, degli equipaggi, del carico e della nave».

Trasporto aereo

Per il personale del trasporto aereo la norma stabilisce che le compagnie e le imprese che operano sul territorio italiano debbano applicare ai loro dipendenti, con base di servizio in Italia, trattamenti retributivi comunque non inferiori a quelli minimi stabiliti dal contratto collettivo nazionale del settore, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali più rappresentative. Lo stesso principio vale per il personale di imprese terze utilizzato per lo svolgimento di attività dai vettori aerei, al fine di evitare il dumping sociale. «Una richiesta portata avanti da molto tempo dalle organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori».

Terzo settore e residenzialità

Risorse anche per il terzo settore dal decreto Rilancio: 100 milioni per il 2020, di cui 20 per il contrasto alla povertà educativa, e 20 milioni per il 2021. «Supporto alle associazioni senza scopo di lucro per agire in aiuto alle fasce più deboli esteso anche a Lombardia e Veneto, perciò anche a Venezia». Vantaggi fiscali per chi affitta a residenti. «Accolto - spiega Pellicani - un mio ordine del giorno che impegna il governo a introdurre incentivi fiscali per contrastare lo spopolamento dei centri storici, in particolare riducendo la cedolare secca sui contratti a uso abitativo di durata di almeno un anno. A Venezia, come in moltissimi centri storici in particolare delle grandi città d'arte, va riconsiderata la monocultura turistica. Nel corso dell'emergenza Covid19, in cui i turisti nelle città si sono azzerati, la mancanza di residenti ha messo in ginocchio le attività economiche e commerciali».

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