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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Appalto servizi gas: Femca vuole incontrare il sindaco Brugnaro

Una vicenda, quella legata alla gara, che va avanti da tempo. Franzoi: «A distanza di 22 anni dalla legge e di due dalla sentenza, non si ha notizia del concreto avvio del processo che serve alla ridiscussione dell'affidamento e delle condizioni»

Servizio di distribuzione del gas nei Comuni del Veneziano: una vicenda, quella legata alla gara (sembra in fase di pubblicazione), che va avanti da tempo. Tanto che il sindacato Femca-Cisl Venezia ha chiesto al sindaco della Città metropolitana un confronto sul tema.

«Com'è noto 22 anni fa, è entrata in vigore la legge che impone la messa a gara delle convenzioni per la gestione del servizio, e nel 2013, solo 13 anni dopo, l'amministrazione del territorio ha annunciato che si sarebbe occupata di svolgere le procedure per arrivare al risultato. Dopo due anni è stato pubblicato il bando - commenta Claudio Franzoi, segretario della Femca Cisl veneziana - Ne è seguito un contenzioso con l'attuale gestore che, finalmente, nel maggio del 2020 si è risolto con la condanna del comportamento di Italgas. Ora però, a distanza di 22 anni dalla legge e di due dalla sentenza, non si ha notizia del concreto avvio del processo che serve alla ridiscussione dell'affidamento e delle condizioni».

La sigla della Cisl evidenzia che dall'esperienza territoriale dove si sono svolte le gare, queste diventano occasione per ottenere un riequilibrio significativo delle risorse impiegate per il servizio, costringendo i distributori a competere anche sugli investimenti e gli standard di qualità e sicurezza, cosa che prima della concorrenza non si era verificata e a causa di questo sin sono persi risparmi per circa un milione di euro all'anno per i Comuni. La norma, argomenta Femca, prevede che il distributore garantisca almeno un addetto ogni 1.500 utenti e che la tariffa per i cittadini sia costruita anche secondo questo standard.

«Oggi nel Veneziano siamo arrivati a un operatore ogni 8 mila circa e, scorrendo la cronaca, diventa evidente come i vigili del fuoco debbano sostituirsi al personale Italgas nella gestione delle emergenze per le frequenti fughe che la rete cittadina, a volte vetusta, provoca». I lavoratori hanno aperto, nel rispetto delle norme che regolano lo sciopero nei servizi essenziali, una vertenza che li vede contrastare le politiche di abbandono del territorio perseguite da Italgas e perseguire un'azione concertata con la città. «Tutto questo - conclude il sindacato - avrebbe un valore più forte se la politica portasse un contributo a queste ragioni, contribuendo a dare avvio a una fase di recupero di livelli di servizio accettabili. Confidando su un incontro al più presto, auguriamo buon lavoro».

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