rotate-mobile
Economia San Marco / Piazza San Marco

GRANDI NAVI Armatori si limitano, il Governo punta sulla Marittima

Depennate alternative con approdi diversi. La prossima settimana la decisione. Intanto i limiti cassati dal Tar verranno comunque rispettati

Gli occhi erano tutti puntati a Roma. Alla riunione interministeriale sulle Grandi Navi. Al tavolo il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, quello dell'Ambiente Gianluca Galletti e il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni. L'argomento è sempre quello: allontanare le imbarcazioni da crociera da San Marco. Un intento ribadito da tutti gli esponenti del governo, che nella nota condivisa a conclusione dell'assemblea hanno già dato un segnale importante: le grandi navi continueranno ad approdare in Marittima.

"La settimana prossima il governo individuerà, dopo una riunione convocata dalla presidenza del Consiglio verso la fine della settimana con i dicasteri delle Infrastrutture, dell'Ambiente e dei Beni culturali - si legge - quella che sarà per le grandi navi a Venezia la soluzione definitiva per il percorso alternativo per raggiungere la stazione Marittima". Niente Marghera, come auspicato dal sindaco Orsoni. Rimangono in ballo quindi solo due progetti: lo scavo del Contorta-Sant'Angelo (sponsorizzato dall'Autorità portuale) e il "retro Giudecca" (proposto da Vtp).

La giornata, però, è stata caratterizzata da un'altra presa di posizione importante: la Clia, l'associazione internazionale degli armatori, ha infatti annunciato che su base volontaria (nessun obbligo per ora era loro imposto vista la decisione del Tar da "liberi tutti") si atterrà alle disposizioni della capitaneria di porto sulle restrizioni imposte al transito della grandi navi nel canale della Giudecca. Dal 30 novembre, quindi, le imbarcazioni con stazza lorda superiore alle 96mila tonnellate non passeranno più dal Bacino di San Marco. Da subito, invece, le compagnie si impegnano a impiegare carburanti per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa. Dal 2014 ci sarà anche una riduzione dei transiti delle navi da crociera di oltre 40mila tonnellate nel canale della Giudecca.

"Positivo il segnale che giunge dagli armatori - commenta il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti - cui chiedo anche di evitare di far transitare per Venezia navi vecchie e quindi meno sicure". "Venezia non può più aspettare - gli ha fatto eco il ministro Lupi - il fattore tempo è decisivo. La disponibilità delle compagnie è in questo senso positiva per un periodo transitorio, ora dobbiamo assumerci come governo la responsabilità di una soluzione definitiva".

IL SINDACO "NOI ESTROMESSI" - Giorgio Orsoni in una nota ha espresso il "più profondo disappunto per aver appreso che si intende procedere con l’assunzione di una decisione su un tema tanto delicato per la vita della Città di Venezia senza coinvolgere i suoi rappresentanti".

IL PRESIDENTE DEL PORTO PAOLO COSTA - "Sono lieto che le compagnie di navigazione crocieristica abbiano accolto l’invito ad accettare in forma volontaria le limitazioni al traffico così come concordato lo scorso 5 novembre a Palazzo Chigi e sulle quali il Tar del Veneto aveva imposto la sospensiva - dichiara il presidente dell'Autorità portuale Paolo Costa - Sono ancor più lieto perché oggi, a fronte di questo impegno, il Governo ci conferma che entro il 2016 avremo una via d’acqua alternativa per arrivare in Marittima senza passare davanti a San Marco".

IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA MATTEO ZOPPAS - "Che le compagnie di navigazione fossero ben disposte a collaborare, accettando volontariamente di rispettare il regime transitorio definito dal decreto Clini-Passera, era stato chiaro fin dall’inizio - commenta il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas - Questo dimostra, una volta di più, che nessuno ha mai pensato di mettere a repentaglio la laguna. Ma di transitorietà deve appunto trattarsi. Prendiamo nota della responsabilità e dell’impegno che il governo e i ministri si sono assunti nel procedere in tempi rapidi alla scelta di una soluzione definitiva per la via alternativa alla Marittima da inserire nella legge obiettivo. E' assolutamente indispensabile che ciò accada, affinché l’economia e l’occupazione del nostro territorio non vengano messe a rischio".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

GRANDI NAVI Armatori si limitano, il Governo punta sulla Marittima

VeneziaToday è in caricamento