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Economia

Imu seconde case, Confcommercio: "Virus per il mercato immobiliare"

Nonostante i prezzi non siano ancora scesi, il presidente della Fimaa di Venezia Simonetto teme un "effetto svendita" sulle proprietà causato dall'introduzione della nuova imposta

"Un nuovo virus per un malato già molto grave". Sceglie il linguaggio della metafora, Alessandro Simonetto, presidente degli agenti immobiliari della Fimaa - Confcommercio di Venezia, per esprimere le proprie perplessità circa l'introduzione dell'Imu. Il "malato" in questione sarebbe il mercato immobiliare, in particolare quello delle seconde case turistiche, che, secondo Simonetto, si trova attualmente in crisi, nonostante i prezzi non siano acora scesi: "Per il momento non c'è una svendita delle seconde case a causa dell'introduzione dell'Imu, certo è che da parte dei proprietari le intenzioni di vendere non mancano: le decisioni però verranno prese a fine anno, quando si faranno i conti su quanto verrà a pesare il carico fiscale aggiungitivo, rispetto alla rendita".

A rafforzare sempre più l'ipotesi di un simile "effetto-svendita", causato dall'Imu, è, afferma il presidente, la volontà dei sindaci di "applicare le aliquote massime proprio sulle seconde case".

"A Jesolo, come al Lido di Venezia, come a Caorle anche gli stranieri che hanno sempre acquistato case per le vancanze potrebbero rivedere le loro intenzioni di acquisto e i loro investimenti a causa della nuova tassazione, e qualcuno potrebbe scegliere un appartamento in Kenya a 100 mila euro, piuttosto che uno a Jesolo ad un milione di euro", avverte Simonetto. "Non oso allora pensare" - conclude - "cosa potrebbe succedere se i prezzi delle proprietà immobiliari dovessero scendere del 50%, sarebbe un vero e proprio disastro per il Paese".

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