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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

In liquidazione i primi fondi per gli enti locali, oltre 20 milioni di euro a Venezia e provincia

Sono risorse necessarie per finanziare servizi che sono saltati per l'emergenza coronavirus. Il sottosegretario Variati: «Il governo si è impegnato a stanziare altri 3 miliardi»

Arrivano i fondi per gli enti locali: il primo terzo è in liquidazione in queste ore da parte del Viminale, che sta distribuendo 900 milioni di euro per i Comuni italiani e 150 per le Province. In Veneto questo si traduce in 83,4 milioni, di cui 18,2 milioni per i Comuni veneziani e 2,2 milioni per la Città metropolitana di Venezia. Si tratta del primo acconto dei "contributi straordinari aggiuntivi" stanziati nel decreto Rilancio: fondi che serviranno a supportare le amministrazioni nel garantire servizi per i cittadini, servizi che rischiavano di saltare (e che in parte sono già saltati) a causa delle minori entrate che gli enti stanno registrando in seguito all'epidemia Covid-19. I finanziamenti vengono distribuiti a seconda delle dimensioni e delle necessità dei comuni: al capoluogo, ad esempio, sono assegnati in questa prima tranche 10,7 milioni.

Il restante 70% dei 3 miliardi previsti per gli enti locali, dice il governo, arriverà tra poco più di un mese, a inizio luglio. C’è anche un'altra novità, comunicata dal sottosegretario all’Interno Achille Variati: «Ieri, al termine del confronto con la rappresentanza dei sindaci, il presidente del Consiglio Conte si è impegnato a inserire in prossimi decreti altre risorse per gli enti locali per circa 3 miliardi, andando così a raddoppiare le cifre stanziate a maggio».

Ecco come sono distribuite le risorse nel resto del Veneto: circa 70 milioni ai Comuni (11 ai comuni vicentini, 14.8 a quelli della provincia di Verona, 18.2 a quelli della provincia di Venezia, 8 milioni quelli della provincia di Treviso, 3.3 a quelli della provincia di Rovigo, 11.2 a quelli della provincia di Padova e 3.3 a quelli della provincia di Belluno) e 13.4 milioni alle Province (2.2 milioni alla Città metropolitana di Venezia, 2.2 alla Provincia di Vicenza, quasi 2.2 a Treviso, 0,6 milioni a Rovigo, 2.6 a Padova, oltre 1 milione a Belluno, 2.5 a Verona). «Il governo ha raccolto il grido di dolore dei sindaci - commenta Variati - e lo ha fatto in tempi rapidi: dieci giorni dalla pubblicazione del decreto Rilancio. Un segnale di efficienza, rapidità e soprattutto di rispetto verso le esigenze dei territori».

Suddivisione dei fondi tra i Comuni-2

Altri fondi

Riparto del fondo per le funzioni fondamentali previsto dal decreto Rilancio. «Altri 7,6 milioni saranno destinati alla Città Metropolitana - commenta il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta - Intanto 3,5 miliardi sono destinati agli enti locali che, in assenza di entrate erariali, pagano il peso della crisi economica post-Covid».  

Fondo per le funzioni 

«Nei prossimi giorni il Comune di Venezia – spiega Baretta - riceverà il 30% del fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali, mentre il restante 70% sarà versato tra poco più di un mese, a inizio luglio. Per la nostra città, si tratta di un totale di 35,7 milioni di euro, di cui 10,7 come anticipo. Alla Città Metropolitana 7,6 milioni di euro». Ai fondi annunciati, precisa il sottosegretario, si aggiungeranno quelli per la compensazione delle mancate entrate della tassa di soggiorno e della Tosap, oltre ai circa 15 milioni per il trasporto pubblico locale. «Manca di chiedere alla Regione di fare la sua parte», conclude Baretta.

La lettera

Il governatore del Veneto però a sua volta ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli per «sollecitare il reperimento di risorse da destinare alle aziende di trasporto pubblico locale, colpite da una gravissima crisi finanziaria a causa dell’emergenza pandemica». Zaia precisa che in Veneto, «il trasporto su ferro, gomma e acqua si sostiene con risorse annue pari a circa 850 milioni di euro, di cui quasi il 50%, circa 400 milioni, derivano da ricavi da vendita di biglietti e abbonamenti. L’improvvisa e drastica riduzione delle entrate dalla vendita di titoli di viaggio genera uno squilibrio nei bilanci delle società impossibile da colmare con risorse aziendali, o degli Enti locali, o della Regione».

Risorse necessarie

Le risorse destinate dallo Stato con il fondo nazionale trasporti ammontano per il Veneto a poco più di 400 milioni di euro. «Nel recente dl Rilancio il governo ha stanziato 500 milioni di euro, e per il Veneto una quota pari al 10%, significativa ma del tutto insufficiente a soddisfare il fabbisogno stimato che non risulta inferiore a 120 milioni di euro per il 2020. In assenza di risorse adeguate l’unica alternativa sarebbe ridurre drasticamente, entro poche settimane, i servizi di trasporto programmati».
 

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