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Economia

Agricoltura, garanzie per l'accesso al credito e misure per assumere stagionali

Gli strumenti regionali finanziari e di politiche occupazionali per il sostegno al comparto, attraverso strumenti per assumere manodopera per la raccolta di fragole ed asparagi

Garanzie ancora maggiori per l'accesso al credito delle imprese agricole del Veneto, lo ha deciso la Regione, dopo il decreto liquidità del governo Conte di lunedì sera. La misura sarà all’esame del Consiglio regionale per la modifica delle modalità di utilizzo del fondo istituito alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo spa. «In questa fase di emergenza e crisi di liquidità – spiega l'assessore all'Agricoltura e Pesca Giuseppe Pan – anche la Regione deve fare la propria parte in modo complementare alle misure statali», rafforzando il ruolo dei confidi nell’azione di affiancamento delle piccole e medie imprese nel dialogo con il sistema bancario.

Le garanzie

In base al provvedimento, le operazioni di riassicurazione, a valere sul fondo regionale a partire dal 17 marzo 2020, hanno copertura al 90 per cento dell’importo garantito dal confidi, con raddoppio del Cap (copertura dal rischio di tasso di interesse) per tutte le linee di intervento: sostegno a breve termine, a operazioni di finanziamento e di rifinanziamento, sostegno al credito ipotecario. Il fondo di riassicurazione regionale per il confidi per gli interventi rivolti al settore primario attualmente ha una disponibilità finanziaria di 2 milioni di euro.

Inoltre, si prevede di abolire il contributo mutualistico a carico dei Confidi e di applicare nella gestione dell'intervento regionale di riassicurazione i requisiti di ammissibilità e le procedure di attivazione, escussione e recupero, nonché le fattispecie di decadenza e inefficacia della riassicurazione e di revoca dell'agevolazione all’impresa adottate dal Fondo centrale di garanzia per le PMI. «Se allarghiamo l’ombrello delle garanzie e delle controgaranzie pubbliche, le banche sono nelle condizioni di mettere in moto da subito la leva dei prestiti. In questo momento le imprese del mondo agricolo, dell’agroalimentare hanno bisogno di sostegno per non chiudere i battenti e riuscire a conservare le proprie posizioni nel mercato commerciale e nell’export».

Lavoro

Avviato anche il progetto veneto per impiegare nei campi, in via provvisoria e sperimentale, disoccupati e cassaintegrati. L’assessore Pan ha incontrato il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone, e le associazioni del mondo agricolo per valutare fattibilità e procedure. L'obiettivo è consentire alle aziende del primario di utilizzare i servizi di incontro domanda-offerta dei centri per l'impiego per incrociare la disponibilità dei lavoratori in cerca di occupazione con le esigenze delle imprese a corto di manodopera stagionale per la raccolta di fragole ed asparagi e per le lavorazioni di primavera.

«Se le verifiche in corso con le rappresentanze sindacali e il dipartimento regionale di prevenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro daranno un esito positivo – conclude Pan – potremmo dare avvio a questa forma snella e facilitata di incontro diretto tra domanda e offerta di lavoro già dopo Pasqua, forse a partire dal 14 aprile. Stiamo lavorando per reperire almeno un migliaio di lavoratori nelle serre e nei campi con forme di contratto temporaneo, da retribuire con i voucher o come prestazione occasionale».

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