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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Edilizia, gli operai vanno a ruba: non se ne trovano di specializzati per fare i cappotti

Associazione Artigiani della Riviera del Brenta: «C'è competizione fra aziende per accaparrarseli, aumentando anche i salari. Non arrivano più dai Paesi non Ue: vanno formati ora che il settore è in ripresa»

Le imprese dell'edilizia in Riviera del Brenta hanno agganciato la ripresa, anche attraverso gli incentivi del superbonus 110%, i problemi non mancano però: serve meno burocrazia, manodopera specializzata che non si trova, e va detto, incide molto in questo momento la difficoltà della reperibilità dei materiali e l'aumento del costo.

A a fare l'analisi della situazione è Giovanni Bolzonella capocategoria del comparto edilizio dell'associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”. Le imprese artigiane puramente edili iscritte all'associazione sono circa 150, oltre 300 invece quelle iscritte complessivamente: elettricisti, idraulici, dipintori e installatori. «Il bonus 110% che è stato rinnovato con dei precisi paletti anche per il 2022 - sottolinea Bolzonella - è stato ed è un ottimo strumento per far ripartire il settore che era fermo da anni. Purtroppo ora però i problemi non mancano. Ad esempio l'aumento del costo de materiali specifici che sono difficili da reperire. Mancano poi sempre più operai specializzati che vanno formati. C'è una vera e propria competizione fra le aziende per accaparrarseli, aumentando anche i salari. A questo di aggiunge che negli ultimi due anni c'è stato un crollo dell'arrivo di lavoratori extracomunitari che erano un serbatoio di manodopera nell'edilizia. A disincentivare la ricerca di lavoro poi c'è stata anche l'introduzione del reddito di cittadinanza», afferma il capocategoria della Riviera.

Per Bolzonella però con il bonus 110% la manodopera che serve non è più quella a bassa specializzazione, ma quella invece ad alta e altissima specializzazione. «Bisogna cambiare completamente strategia - dice - per fare un cappotto a un edificio ad esempio servono persone preparate su tecniche e materiali d'avanguardia da usare. Se mancano vanno formate, quindi le aziende poi sono anche pronte ad alzare il livello degli stipendi». Il settore segnala inoltre disguidi legati alla burocrazia, «che rendono le pratiche complicate da far andare avanti velocemente». Per Bolzonella, «grazie anche all'arrivo di fondi europei, sarebbe l'ora di abbandonare nell'assegnazione degli appalti pubblici il criterio del massimo ribasso. Abbiamo di fronte un'occasione storica, sarebbe opportuno investire quei fondi per introdurre criteri che oltre al prezzo chiedano qualità, rispetto ambientale e tutela del lavoro».

Sulla bozza della manovra di Bilancio del governo interviene il presidente di Confartigianto Imprese Veneto, Roberto Boschetto. «Senza cessione del credito calerà la domanda per i bonus casa, e l’esclusione delle unifamiliari impedisce investimenti che in regione si sono tradotti in un valore pari a 125 milioni di euro tra agosto e settembre 2021. Penalizzare gli interventi superbonus sulle case unifamiliari è una vera mazzata - afferma - Se a ciò aggiungiamo anche l’eliminazione dello sconto e cessione del credito per l’ecobonus al 65% e il recupero edilizio al 50%, otteniamo un
mix che rischia seriamente di azzoppare l’effetto anticiclico delle misure stesse».

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