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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Mirano

A Mirano tutte le attività per il risparmio energetico e la sostenibilità

Comuni dell'Unione: riscaldamento degli edifici pubblici e privati posticipato all’1 novembre

Il Comune di Mirano ha avviato tutte le attività che consentiranno alla città di ridurre il proprio impatto ambientale, in linea con gli impegni assunti nel Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima (Paesc) approvato a dicembre 2021.

I progetti sono seguiti dal sindaco Tiziano Baggio e dall’assessore Francesco Venturini. «Stiamo vivendo un periodo storico molto complesso, caratterizzato da un inquinamento atmosferico crescente e da un aumento dei costi impensabile fino a poco tempo fa - affermano i due amministratori - a cui il Comune dovrà far fronte in prima battuta con azioni di bilancio coraggiose e determinate, che saranno associate a soluzioni e investimenti utili e concreti per aiutare le famiglie, per ridurre i costi energetici in modo strutturale e, nello stesso tempo, abbassare l’impatto ambientale. Un grande sforzo che genererà risparmi tangibili e porrà le basi per un futuro migliore per tutta la comunità».

Lo Sportello energia

 Dal 7 novembre, ogni lunedì mattina, sarà attivo in Municipio lo Sportello Energia, realizzato in collaborazione con le Acli che vantano un’esperienza consolidata in tale settore. Ai cittadini verranno offerti strumenti e informazioni sui comportamenti e le azioni da adottare per contenere i consumi e per orientarsi nel mondo del mercato libero dell’energia, in modo da cogliere le migliori opportunità. Dopo un primo periodo di sperimentazione, lo sportello darà informazioni anche sulle modalità per usufruire di energia da fonti rinnovabili.

Autoproduzione e condivisione

È in corso di affidamento l’incarico a una società che guiderà i cittadini e le cittadine nel percorso che si concluderà tra un anno circa con la costituzione della prima Comunità energetica rinnovabile (Cer) di Mirano, il cui capofila sarà il Comune. Si tratta di una associazione tra privati ed enti pubblici che decidono di unire le proprie forze per condividere impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili locali. L’appartenenza a questa Cer garantirà vantaggi economici e ambientali (non solo a chi è dotato di pannelli fotovoltaici, ma anche a chi non è in grado di realizzarli) dovuti a una maggiore autosufficienza energetica garantita dall’autoproduzione e dalla condivisione di energia nonché dalla fruizione di incentivi e di agevolazioni fiscali.

Fotovoltaico, illuminazione a led, certificazione 

Dopo la sottoscrizione del contratto con la ditta affidataria, sono in corso di progettazione gli interventi per l’efficientamento energetico di 28 edifici pubblici, i cui cantieri saranno attivati la prossima primavera. Ugualmente è in corso la progettazione di pensiline fotovoltaiche che saranno installate nei parcheggi vicini agli edifici pubblici. Il primo intervento sarà realizzato a beneficio del centro diurno per anziani di Vetrego. È ormai imminente anche la firma del contratto per la prosecuzione e il completamento dell’efficientamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione del territorio comunale (oltre 4.600 punti luce), che, nel giro di un anno, passerà interamente alla tecnologia a led, che consentirà un risparmio di circa l’80% in termini di consumo. L’avvio del percorso per ottenere la certificazione urbana ambientale determinerà infine l’adozione di azioni tutte orientate al miglioramento continuo della vivibilità.

Riscaldamento negli edifici dell'Unione

Riscaldamento degli edifici pubblici e privati posticipata all’1 novembre: la decisione riguarda tutti i 5 Comuni dell'Unione del Miranese (Mirano, Spinea, Salzano, Martellago, Noale, per un totale di 150 chilometri quadrati e quasi 107.361 abitanti). I sindaci hanno preso una posizione comune per contenere i costi energetici emettendo, ognuno per il rispettivo territorio comunale, un'ordinanza che dispone il posticipo dell'accensione degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento degli edifici privati e pubblici. Il posticipo dell'attivazione del riscaldamento è in linea con la recente normativa italiana europea volta alla massima riduzione possibile dei consumi di gas. È stato adottato in considerazione delle temperature al di sopra della media stagionale registrate nell’ultimo periodo. Inoltre, dato che gli impianti termici a uso civile rappresentano un’importante fonte di emissione di inquinanti atmosferici locali, il provvedimento va anche nella direzione della tutela ambientale e della qualità dell’aria. L’ordinanza non si applica ad ospedali, case di cura, scuole, edifici adibiti a piscine e ad attività industriali e artigianali per esigenze tecnologiche o di produzione.

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