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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Mose, Mantovani ai commissari Cvn: "Vantiamo crediti per 43 milioni"

L'ex consorziata: "Nessuno spezzatino, acquistiamo, come d'accordo con i sindacati, il ramo di azienda che ha l'appalto, la forza lavoro, tutte le attrezzature e anche la sede di Padova"

Non si fa attendere la replica dell'impresa di costruzioni Ing. E. Mantovani SpA, dopo l'audizione in commissione Ambiente della Camera, giovedì, sullo stato di avanzamento dei lavori del Mose, a seguito dell'interrogazione del parlamentare veneziano Pd Nicola Pellicani, di cui il deputato ha riferito.

Lavori e impegni di spesa

"Per il lavoro dell’Arsenale il Cvn ha anticipato alla società consortile Arzana’ (partecipata da Mantovani al 65%) un importo pari a 4,586 milioni. Alla Mantovani è stata perciò corrisposta la somma di 2,981 milioni - afferma Ing. E. Mantovani SpA - . Contrariamente a quanto sarebbe stato dichiarato da Giuseppe Fiengo, che ha parlato di lavori svolti per 300 mila euro, la società fa presente che l’avanzamento dei lavori di cantiere, alla data odierna, ammonta complessivamente a 1.286.700,66 euro. L'anticipazione concessa (20%) viene percentualmente trattenuta nella contabilità dei vari Sal (Stato Avanzamento Lavori), così come prevede la norma che regola i lavori in appalto e che ha iscritto “riserve” per circa 260 mila euro, a causa della riscontrata inadeguatezza del progetto statico, relativo ai pali di fondazione, ai sottoservizi, e alla bonifica bellica".

"Spezzatino"

"Mantovani non ritiene corretto il termine 'spezzatino' - scrive la società -, evocato dal Commissario, in quanto la società ha affittato, con l’obbligo di acquisto, il ramo di azienda avente ad oggetto i contratti di appalto, la forza lavoro, tutte le attrezzature e anche la sede operativa di Padova. L’atto, illustrato alle rappresentanze sindacali, verrà firmato lunedi, e vede coinvolta, oltre a un fondo londinese, la famiglia Ferrari, storica e autorevole realtà del mondo delle costruzioni nell’area lombarda. Mantovani ricorda inoltre che, alla data odierna, vanta ancora crediti per 43 milioni di euro dal Consorzio Venezia Nuova, e che il Consorzio spende per il suo funzionamento oltre 17 milioni l’anno, a fronte di coperture per soli 8 milioni, utilizzando fondi che dovrebbero essere destinati al pagamento delle imprese".
 

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