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Economia

Il Cvn raggiunge l'intesa, ripartono i cantieri del Mose

Nei giorni scorsi il commissario liquidatore ha presentato il piano di risanamento del Consorzio. I lavori riprenderanno tra aprile e maggio, gli impianti saranno conclusi nel 2023 e le opere complementari nel 2025

Il piano di risanamento presentato dal commissario liquidatore Massimo Miani ha concluso la fase più critica del Consorzio Venezia nuova, e con essa quella dei lavori del Mose. Trovati gli accordi con le ditte e azzerati i contenziosi, il peggio sembra essere passato e ora i cantieri potranno ripartire. Non subito, però: la previsione è che i lavori riprendano tra aprile e maggio.

Miani - come riportano i quotidiani locali - è riuscito solo all'ultimo a far quadrare i conti e a consegnare i documenti al tribunale, nella serata di lunedì. Un'impresa non facile, visto il "buco" da centinaia di milioni di euro trovato dal commissario. Alla fine le consorziate avrebbero rinunciato a 230 milioni di riserve. Nel frattempo, a causa dei contenziosi aperti, i cantieri sono rimasti fermi per un anno.

Superata questa fase, come detto, i lavori dell'opera a protezione di Venezia dalle acque alte dovrebbero ripartire tra aprile e maggio. Ci sono comunque altri problemi da risolvere, come i prevedibili aumenti dei costi legati ai rincari delle materie prime e dell'energia. La conclusione degli impianti è prevista per la fine del 2023, mentre le opere complementari del "sistema Mose" nel 2025. A quel punto il Consorzio potrà essere chiuso.

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