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Porto, Musolino riporta il bilancio al voto. La politica anticipa le prossime mosse

Martini: «A farla da padrone, i poteri forti. Baretta e Brugnaro facce della stessa medaglia». Il sottosegretario: «Se si va al commissariamento la responsabilità è del Comune»

Ora che il ministero dei Trasporti ha espresso parere di regolarità al bilancio consuntivo 2019 del porto, redatto dal presidente Pino Musolino, entra in gioco al politica. Per il presidente di Municipalità di Venezia Andrea Martini, «i poteri forti in questa città hanno la meglio sulla quotidiana vita delle persone. Non c’è mai stato confronto su scelte sia relative dall’attività portuale (scavo canali, protocollo fanghi, grandi navi, porto commerciale), sia sull’azione del porto in città (la spinta a creare alberghi, le attività legate ad un turismo non sostenibile, il tema dei parcheggi, ecc.). Il presidente Musolino - afferma Martini - non ha mai voluto, anche se spesso richiesto, confrontarsi con la città».

I «poteri forti»

Sulle grandi navi riemerge la questione del passaggio delle crociere a Marghera: Martini crede che Musolino e il governo, «personificato dal sottosegretario Baretta», non cambieranno idea. «Forze politiche si contendono un presidente per diventare interpreti dei poteri forti che governano l’attività delle crociere, Vtp (Venezia Terminal Passeggeri) in primis», continua Martini che aggiunge, ricordando il progetto del parcheggio: «i cittadini di Santa Marta vogliono capire cosa l’autorità portuale stia facendo con lavori pesanti di abbattimento alberi e colate di asfalto in zona Scomenzera». Per Martini, «non c’è differenza tra Brugnaro, Baretta, Musolino. Tutti sono per continuare a trattare affari e politica senza fastidiosi legami col territorio».

Le imprese e il lavoro

Diversa l'interpretazione delle vicende legate al porto del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. «Il risultato delle verifiche fatte dal ministero dei Trasporti sul bilancio è inequivocabile. Tutto è regolare. Mi auguro quindi che Comune e Regione ne prendano atto e nella prossima riunione votino a favore senza creare un nuovo conflitto istituzionale. Il presidente dell'Autorità portuale Musolino sta per convocare un nuovo comitato di gestione per riportare al voto il bilancio, dopo il controllo del ministro Paola De Micheli. «Ora è il momento - aggiunge Baretta - di pensare alle aziende e ai lavoratori. Il Porto non può essere bloccato da manovre politiche. Una posizione ancora oltranzista che continuasse a votare contro farebbe ricadere soprattutto sul Comune la responsabilità di un possibile commissariamento che avrebbe serie conseguenze gestionali e a farne le spese sono sempre i cittadini».

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