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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Cav, project bond da 830 milioni: è il primo in Italia con la Banca europea investimenti

L'emissione obbligazionaria consentirà a Concessioni Autostradali Venete di completare la restituzione ad Anas di quanto anticipato per la realizzazione del Passante di Mestre

Un progetto che segna un nuovo traguardo nella finanza italiana collegata alle infrastrutture: si è svolta mercoledì a Milano la procedura di signing che avvia a conclusione l'iter del primo project bond in Italia comprensivo della garanzia Bei (Banca europea per gli investimenti). L’emissione obbligazionaria ha un valore di 830 milioni di euro e consentirà a Concessioni Autostradali Venete (Cav S.p.A, 50% Regione Veneto e 50% Anas) di completare la restituzione ad Anas di quanto a suo tempo anticipato per la realizzazione del Passante di Mestre e di rimborsare anticipatamente il finanziamento erogato nel 2013 da Cassa Depositi e Prestiti su provvista della Bei.

LE TAPPE

La Delibera Cipe del 26 gennaio 2007 dichiarava il Passante di Mestre opera strategica per il Paese. La legge finanziaria del 2008 (emanata a dicembre 2007) definisce la nascita di CAV e l’obbligo di accollarsi integralmente il costo di realizzazione del Passante. L’obbligo di CAV di rimborsare Anas è ribadito nella convenzione alla base della concessione con il ministero delle Infrastrutture.

PERCHÈ UN PROJECT BOND

La via scelta dalla società con il precedente consiglio di amministrazione e proseguita dall’attuale vertice per saldare il debito con Anas è quella di un Project Bond, un’emissione obbligazionaria destinata a grandi investitori qualificati assistita da una garanzia rilasciata da parte della BEI, pari al 20% dell’importo dell’emissione. Si tratta della prima operazione finanziaria di questo tipo in Italia, una delle quattro in Europa. 

La scelta è stata confermata da uno studio comparativo realizzato da Deloitte per conto di CAV che ha messo a confronto finanziamenti bancari e altri tipi di emissioni obbligazionarie di società paragonabili per importi e tipologia. Si è arrivati, infine, a individuare questa strada come la più conveniente in assoluto grazie a un tasso fisso del 2,115%. Per fare un esempio, un mutuo bancario classico, secondo lo studio, sarebbe costato almeno il doppio in termini di interessi e anche in termini di durata.

COM’È STRUTTURATO IL BOND

Altro primato, il recente rating conferito da Moody’s al Project Bond pari a un A3. CAV è attualmente l’unica società in Italia a godere di un livello di rating così alto da parte di Moody’s. Il Bond è disciplinato dalla legge inglese e le obbligazioni saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo (Euro MTF). Il collocamento delle obbligazioni è rivolto esclusivamente a investitori istituzionali qualificati, sulla base di tranche minime a partire da 100mila euro con multipli integrali di 1000 euro fino a 199mila.

Le manifestazioni di interesse per il project bond hanno superato il miliardo di euro contro gli 830 milioni disponibili. In funzione di questo, i bookrunner, su indicazione di CAV, hanno quindi riparametrato gli importi assegnati. Al Fondo Solidarietà Veneto è stato riconosciuto il 100% di quanto richiesto rispettando, così, la mission di sostegno al territorio di CAV. I bookrunner, cioè il pool di banche che ha curato il collocamento, sono Banca IMI, BNP Paribas, Royal Bank of Scotland, Société Générale e UniCredit.

COME FUNZIONA IL BOND

Gli investitori che hanno sottoscritto i titoli riceveranno semestralmente, a partire dal 30 giugno 2016, il rimborso di una quota dell’importo sottoscritto e la quota di interessi per il periodo che va dal 12 aprile 2016 al 31 dicembre 2030. Si tratta come anticipato di un tasso di interesse fisso pari al 2,115%.

Le date clou

6 aprile 2016: presso lo studio legale Gianni - Origoni - Grippo - Cappelli & Partners (advisor di CAV per l’intera operazione) a Milano e presso lo studio legale Allen & Overy a Londra, CAV, Regione Veneto, Anas, Bei, il pool di banche che si sono occupate del collocamento (Banca IMI, BNP Paribas, Royal Bank of Scotland, Société Générale e UniCredit) hanno firmato la complessa documentazione finanziaria dell’operazione. 

12 aprile 2016: presso lo studio legale Gianni - Origoni - Grippo - Cappelli & Partners a Milano è in programma l’operazione di closing: emissione formale delle obbligazioni con il versamento dell’importo di 830 milioni di euro a CAV. Nel corso della stessa giornata, i fondi transiteranno sui conti correnti CAV per poi essere immediatamente utilizzati per il rimborso ad Anas, per circa 446 milioni di euro (350 milioni erano già stati saldati da CAV nel 2013 grazie a un prestito erogato a CAV da Cassa Depositi e Prestiti su provvista BEI) e a Cassa Depositi e Prestiti per circa 335 milioni di euro (a saldo del prestito di cui al punto precedente). Il residuo ammontare del prestito, unitamente alle attuali disponibilità di CAV, verrà utilizzato per la costituzione delle riserve obbligatorie, prevista dai documenti finanziari.

«Questa operazione – commenta Luisa Serato, presidente di CAV S.p.A.– conferma che, a fronte di società serie e credibili, gli investitori internazionali non solo non mancano ma addirittura si contendono strumenti finanziari di questo tipo. Un implicito apprezzamento del valore di CAV, un raro soggetto che affianca a una compagine societaria squisitamente pubblica i pregi di un’oculata gestione manageriale: infatti pur, o forse grazie, alle sue ridotte dimensioni, la società può fungere da ‘laboratorio permanente’ sia sul piano della sperimentazione tecnologica, sia sul piano dell’eccellenza e della trasparenza finanziaria».

«Un project bond europeo di questa portata con, in più, la garanzia di un soggetto come Bei – dice l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture della Regione Veneto – non può che essere motivo d’orgoglio per la Regione e conferma dell’affidabilità di un territorio come questo. In un momento di difficoltà economiche, segnali di interesse internazionale sul Veneto testimoniano la capacità di questa terra di reagire ed essere credibile».

«Sono stai ricevuti ordini superiori di circa il 30% dell’importo dell’emissione. Si tratta di un risultato molto importante tenuto conto che il piazzamento è avvenuto – dice il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani - senza road show o incontri con gli investitori da parte dell’emittente CAV S.p.A., ma solo a seguito di contatti dei bookrunner con determinati investitori. Rappresenta quindi un’operazione di successo per il sistema Paese perché dimostra la capacità di attrarre capitali privati internazionali in favore di importanti opere pubbliche quali il Passante Autostradale di Mestre e può far da apripista per analoghe operazioni di finanziamento delle opere infrastrutturali».

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