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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Cgia boccia il reddito di cittadinanza: «Ogni posto di lavoro è costato 52 mila euro»

È circa il doppio della spesa che un privato sostiene per un neoassunto. I dati mostrano che solo una piccola percentuale dei beneficiari ha trovato lavoro

Ogni posto di lavoro creato con il reddito di cittadinanza è costato allo Stato almeno 52 mila euro, oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time che, mediamente, costa attorno ai 25 mila euro. Lo riferisce la Cgia di Mestre che, attraverso il suo centro studi, ha effettuato un'analisi sulle cifre del sostegno economico introdotto nel 2019.

In Italia, a fronte di poco più di un milione di persone in difficoltà economica che, titolari del Rdc, hanno manifestato la disponibilità a recarsi in ufficio o in fabbrica, gli ultimi dati disponibili dicono che solo 152 mila hanno trovato un posto di lavoro grazie al sostegno dei cosiddetti navigator. Ipotizzando che i titolari del RdC abbiano ricevuto il contributo per almeno un anno prima di entrare nel mercato del lavoro, percependo così quasi 7 mila euro, si stima che l'Inps abbia sostenuto per loro una spesa di 7,9 miliardi di euro, pari a poco più di 52 mila euro per ogni neoassunto. In definitiva, sostiene la Cgia, il reddito di cittadinanza, pur essendo uno strumento utile per aiutare chi si trova in povertà o esclusione sociale, si è però rivelato inefficace per combattere la disoccupazione.

I dati a livello provinciale dicono che nelle province di Caserta (147.036) e di Napoli (555.646) si concentrano complessivamente quasi 703 mila beneficiari del RdC: rapportati al totale in Italia (3.550.342), in queste due province campane si concentra il 20% dei percettori totali di questa misura. Per quanto riguarda la provincia di Venezia, i dati mostrano che il Rdc ha coinvolto poco più di 15 mila persone, per un importo medio mensile di circa 480 euro.

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